Descrizione
Cari amici e familiari oggi ci riuniamo per dare addio ad un grande uomo, un compagno e un amico che ha lasciato una impronta indelebile nella nostra comunità.
In questi giorni sono state dette tante parole per ricordare Massimo Paganelli, perché in tanti lo conoscevano, gli volevano bene e ricordavano chiaramente il suo impegno per la città.
Massimo è stato tante cose, ma noi oggi qui lo ricordiamo prima di tutto per il suo impegno politico e amministrativo, iniziato negli anni ’80 e durato fino a pochi anni fa.
A soli 33 anni, nel 1985, è eletto in Consiglio comunale e il sindaco Giancarlo Zoffoli lo chiama in Giunta, affidandogli le deleghe alle Attività economiche e alla Polizia municipale.
Il suo lavoro per la città prosegue anche durante il mandato della sindaca Cristina Garattoni, mentre con Fabio Maioli arriva per Massimo un nuovo prestigioso ruolo in Comune, in qualità di presidente del Consiglio comunale.
Arriviamo quindi agli anni 2000 e ai miei dieci anni da Sindaco, quando chiamai personalmente Massimo per ricoprire il ruolo di assessore al Bilancio e alle Società partecipate nel mio secondo mandato, dal 2004 al 2009.
L’ultima esperienza in Comune risale al triennio 2011-2013, quando Massimo tornò a far parte nuovamente della Giunta con il ruolo di vice del sindaco Mauro Morri.
La scelta di Massimo Paganelli per questi ruoli, sia da parte dei cittadini che a più riprese lo hanno eletto, sia da parte dei compagni di partito, sia da tutti i Sindaci che lo hanno voluto è sempre avvenuta sulla base di qualità riconosciute da tutti.
Lo ha scritto anche il sindaco di oggi, Filippo Sacchetti: Massimo era una persona di valori forti, abituato a confrontarsi anche in modo serrato sulle idee, per poi applicarle nel concreto con determinazione e competenza.
Militante e dirigente di lungo corso del PCI prima e poi del PDS, dei DS e del PD, ha fatto parte a più riprese degli organismi dirigenti del partito, guadagnandosi la stima e l’ascolto dei compagni.
Reggente della segreteria del PD santarcangiolese nel 2009, è stato anche il primo tesoriere del PD riminese dal 2007 al 2011, mentre dal 2008 ha fatto parte del Comitato d’indirizzo della Fondazione Rimini Democratica per la Sinistra, e del suo cda dal 2021 al 2023.
L’impegno politico e quello amministrativo hanno portato Massimo a ricoprire diversi incarichi istituzionali anche a Rimini: consigliere del Comitato Circondariale dal 1986 al 1990, dal 1991 è stato il primo presidente del Centro agro-alimentare riminese per due mandati.
Dopo le esperienze dei cda di Tram e Start Romagna, diventa presidente della Società Patrimonio Mobilità Rimini, con il compito di progettare e realizzare il Metromare che vede la luce proprio durante il suo mandato.
In un elenco comunque parziale voglio citare tra le cariche pubbliche di Massimo anche il cda di Rimini Fiera e la presidenza di Confesercenti provinciale durante gli anni ’90 nell’ambito della sua attività imprenditoriale.
Il nostro personale percorso si è intrecciato proprio nel 1990, quando venni eletto consigliere comunale con la sindaca Cristina Garattoni: già allora Massimo, che aveva cominciato qualche anno prima di me, era un punto di riferimento per chi si affacciava per la prima volta all’amministrazione comunale.
Da allora il nostro percorso, nel partito e in Comune, è cresciuto in parallelo, fino al momento in cui ho chiesto a Massimo di far parte della mia seconda Giunta, dal 2004 al 2009, affidandogli deleghe fondamentali per il funzionamento della macchina pubblica.
Bilancio, personale, società partecipate: la gestione finanziaria e organizzativa del Comune, il presidio dei servizi esterni. Compiti forse non appariscenti ma decisivi, che richiedono conoscenza dell’amministrazione, competenza e fiducia da parte del sindaco.
Alcuni tratti del suo carattere a volte deciso e poco incline all’apparire, lontano dalla ricerca a tutti i costi di immagine, di moda oggi nei social, lo esprimeva con la determinazione nella ricerca del risultato.
In sostanza l’uomo giusto al posto giusto di cui avevo la massima fiducia.
In quel mandato si sono conseguiti grandi risultati per lo sviluppo complessivo di Santarcangelo, dai servizi comunali alle opere pubbliche, anche grazie al lavoro di Massimo e all’impegno per la città che ha sempre guidato le sue azioni.
Poi ognuno ha preso la propria strada, seguendo anche gli impegni familiari, ma quella fiducia e stima reciproche non sono mai venute meno, tanto che ci siamo sentiti più volte, in questi ultimi anni, anche per confrontarci sul nuovo corso del PD.
Negli ultimi tempi, quando stava male, sono andato a trovarlo in ospedale a Rimini per regalargli un libro che ero certo gli sarebbe piaciuto, perché quando si vive fianco a fianco per tanti anni la vita politica, una persona si impara a conoscerla per davvero.
Vorrei quindi concludere il mio intervento con un pensiero di condoglianze e affetto alla famiglia, alla mamma Nera, alla moglie Marinella, al fratello Giovanni e alla sorella Roberta, al figlio Luca e a tutta la sua famiglia.
Una famiglia bella, unita, che ha compreso e sostenuto l’impegno di Massimo nella vita pubblica, come dimostra il fatto che suo figlio Luca ne abbia raccolto il testimone e oggi ricopre il ruolo di Assessore nella Giunta del sindaco Sacchetti.
La coincidenza sorprendente riguarda le deleghe: pensate che, oggi, l’assessore Luca Paganelli è delegato alle Attività economiche e alla Polizia Locale, proprio come l’assessore Massimo Paganelli nel secondo mandato del sindaco Zoffoli nel 1985.
Insieme a un gruppo di amici e compagni di Santarcangelo, abbiamo scritto un manifesto che in questi giorni rende l’ultimo saluto a Massimo, che vorrei riprendere perché esprime quello che tutti noi sentiamo nei suoi confronti.
Massimo, la tua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nei cuori di chi ti ha conosciuto e ha lavorato con te quando eri assessore e vicesindaco del comune di Santarcangelo, quando militavi nel Partito Democratico e quando continuavi a coltivare le amicizie durate una vita.
Ricorderemo sempre la tua intelligenza, la capacità e la dedizione che mettevi in ogni cosa.
La tua eredità vivrà nei progetti e nelle iniziative che hai realizzato e che continueranno a beneficio della nostra comunità.
Riposa in pace, caro Massimo: la tua memoria sarà sempre con noi.
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Ultimo aggiornamento: 21 giugno 2025, 12:34