A Santarcangelo il primo progetto dell’Emilia-Romagna finanziato dai fondi regionali per il “Dopo di noi”

Quattro donne con disabilità in coabitazione per un progetto di autonomia. Il sindaco Sacchetti: “Grazie alla famiglia Minicozzi per la generosità e l’impegno”

Data :

6 dicembre 2024

A Santarcangelo il primo progetto dell’Emilia-Romagna finanziato dai fondi regionali per il “Dopo di noi”
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A Santarcangelo ha preso avvio il primo progetto dell’Emilia-Romagna finanziato dai fondi per il “Dopo di noi”, a sostegno dei percorsi di indipendenza personale delle persone con disabilità. La “Casa di Michela” è stata ufficialmente inaugurata ieri (giovedì 5 dicembre) alla presenza del sindaco Filippo Sacchetti, dell’assessore ai Servizi alla persona, Inclusione e innovazione sociale, Welfare di comunità e social housing Filippo Borghesi, dei rappresentati dei Servizi sociali dell’Unione di Comuni e della Regione Emilia-Romagna, nonché dei familiari e delle ragazze residenti.

La “Casa di Michela” nasce infatti di un’iniziativa privata, promossa dalla famiglia Minicozzi, che ha partecipato al bando regionale dedicato con l’obiettivo di creare le condizioni per un percorso di indipendenza personale e sostegno alla domiciliarità autonoma e condivisa: il contributo ricevuto dalla Regione – circa 120mila euro – è stato utilizzato per la riqualificazione di un’abitazione privata per adattarla alla coabitazione da parte di quattro persone con disabilità.

La creazione e la gestione del gruppo appartamento è stata resa possibile grazie alla collaborazione e al sostegno dei Servizi sociali, attraverso il lavoro congiunto con il Dipartimento di Salute mentale dell’Ausl Romagna, con l’obiettivo di creare un ambiente di vita accogliente unendo i vantaggi della convivenza ai servizi di qualità, dal sostegno economico a quello socio-assistenziale.

Quattro le ragazze inserite nel progetto di co-abitazione tutto al femminile – coordinato dall’equipe territoriale dei Servizi Disabilità e Psichiatria – che svolgono il proprio progetto di vita autonoma con una supervisione e un supporto educativo volto all’emancipazione e all’autodeterminazione.

“Da parte nostra arriva prima di tutto un grande ringraziamento alla famiglia Minicozzi, che fin dall’inizio ha creduto nel progetto e si è impegnata per realizzarlo mettendo generosamente a disposizione un immobile per ospitare questa esperienza innovativa e straordinaria” ha detto il sindaco Filippo Sacchetti nel corso dell’inaugurazione. “Santarcangelo si è dimostrata ancora una volta all’altezza di una sfida complessa, colta attraverso nuovi servizi ideati su misura in base ai bisogni e alle necessità delle persone. In questo caso – ha concluso il sindaco – la sinergia tra la famiglia promotrice dell’iniziativa, i Servizi sociali e l’Azienda sanitaria ha reso possibile dar vita all’unico intervento regionale attivo con il fondo ‘Dopo di noi’”.

“Il tema del ‘Dopo di noi’ è uno dei più importanti e attuali per le persone con disabilità e i loro familiari” ha aggiunto l’assessore Filippo Borghesi. “Una delle possibili risposte è attraverso azioni innovative come questa, che nascono perché tutti gli attori che compongono la rete della comunità e dei servizi si attivano in tutte le sue componenti. Se questo accade, progetti come ‘Casa di Michela’ potranno essere sempre più diffusi nei nostri territori e questo è certamente l’auspicio che abbiamo per Santarcangelo”.

Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2024, 12:38

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