Descrizione
Sarà lungo più di 600 metri il nuovo tratto di canale che devierà il rio Roveto e permetterà di mettere in sicurezza la frazione di San Bartolo da allagamenti in caso di forti piogge. Il progetto del Consorzio di Bonifica Romagna – il cui costo è stimato in 170.000 euro a cui vanno aggiunti gli oneri per gli indennizzi – è stato illustrato ieri sera (lunedì 11 giugno) presso il centro civico della frazione, dove sono intervenuti più di 40 residenti.
“Questo progetto – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Filippo Sacchetti – è il risultato di un lavoro di coordinamento, mappatura delle criticità e valutazione delle possibili soluzioni affinché allagamenti come quello del 2015 a San Bartolo non si ripetano più. Un lavoro al quale hanno dato un contributo fondamentale, oltre ai tecnici del Consorzio di Bonifica e del Comune di Santarcangelo, anche i residenti della frazione, con i quali ci siamo confrontati in merito alle problematiche e ai possibili interventi”.
La deviazione del rio Roveto consentirà di creare un canale di ampia portata, largo fino a cinque metri, per raccogliere le acque a monte del centro abitato della frazione. In questo modo l’attuale sistema idraulico – di dimensioni molto più piccole, realizzato negli anni Sessanta e del tutto insufficiente – rimarrà in funzione soltanto per la raccolta delle acque della parte urbanizzata di San Bartolo. Già a partire dai prossimi giorni il Consorzio di Bonifica darà avvio alle procedure riguardanti gli espropri e gli accordi bonari, con relativi indennizzi, nei confronti dei proprietari dei terreni interessati al passaggio del nuovo tratto di canale.
In chiusura l’assessore Sacchetti, nel ringraziare il Consorzio di Bonifica Romagna per i diversi interventi che ha realizzato e sta portando avanti a Santarcangelo, ha sottolineato l’importanza che l’intera frazione condivida e faccia propria la soluzione prospettata, la cui realizzazione in tempi contenuti richiede la disponibilità soprattutto di coloro che – pur non avendo subito danni diretti in seguito agli ultimi allagamenti – sono interessati dalle procedure espropriative dei terreni, che potrebbero essere evitate grazie al raggiungimento di accordi bonari. In questo caso i tempi di realizzazione dell’intervento verrebbero ridotti e i lavori potrebbero partire nei primi mesi del 2019.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:17