Descrizione
Anche quest’anno le giornate di marzo comprese tra venerdì 16 e mercoledì 21 saranno dedicate a Tonino Guerra, nel doppio anniversario della nascita e della scomparsa del Maestro (rispettivamente 16 marzo 1920 e 21 marzo 2012). Un ricco programma di iniziative si svolgerà tra Santarcangelo, Pennabilli e Rimini a cura dell’associazione culturale che porta il nome del poeta, con il patrocinio dei due Comuni della Valmarecchia e la collaborazione della Fondazione Culture Santarcangelo.
Venerdì 16 marzo al Supercinema l’evento di apertura: a partire dalle ore 16 fino a mezzanotte, infatti, si svolgerà una maratona imperdibile per tutti i cinefili, con la proiezione di quattro film nati dal sodalizio artistico tra Tonino Guerra e Federico Fellini. Dopo “Prova d’orchestra” (1979) sarà la volta del classico per eccellenza, “Amarcord” (1973), seguito da “E la nave va” (1983) per concludere con “Ginger e Fred” (1985). Per queste pietre miliari del cinema italiano e internazionale, il Maestro santarcangiolese ha firmato sia il soggetto che la sceneggiatura, con una curiosità: all’epoca dell’uscita nei cinema, il suo contributo creativo a “Prova d’orchestra” non fu accreditato nei titoli del film.
A Santarcangelo si svolgerà anche l’evento conclusivo delle giornate dedicate a Tonino Guerra: mercoledì 21 marzo al Lavatoio (ore 21) è in programma infatti la presentazione del volume “Per Tonino Guerra. Da ‘Nino’ Campana a Tarkovskij”. All’incontro interverranno l’autrice Rosita Copioli, l’editore Pazzini, i professori Luca Cesari e Gualtiero De Santi, nonché Ennio Grassi – curatore della collana “Parole nell'ombra” – in veste di moderatore. Al termine della presentazione sarà proiettato il documentario “Tempo di viaggio” (1979), in cui Tonino Guerra e Andrej Tarkovskij dialogano sul loro rapporto durante il backstage del film “Nostalghia” (1983), scritto a quattro mani dai due cineasti per la regia dello stesso Tarkovskij.
Il calendario completo delle iniziative
Accanto alle iniziative comprese nel cartellone principale, Santarcangelo ricorda Tonino Guerra anche con uno spettacolo teatrale che rende omaggio al fenomeno poetico e letterario del “Circolo del Giudizio”, al quale lo stesso Guerra contribuì in modo decisivo. Venerdì 16 marzo al Lavatoio (ore 21) va in scena infatti “Quéi de Giudòizi. Il mondo di Raffaello Baldini e Tonino Guerra”: scritto e interpretato da Lorenzo Scarponi, lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Anpi di Santarcangelo e il patrocinio dell’amministrazione comunale.
Per Tonino Guerra. Da ‘Nino’ Campana a Tarkovskij – Rosita Copioli ricostruisce l’ambiente della formazione di Tonino Guerra, in particolare l’influenza, il conforto scientifico per l’uso del dialetto e la solidarietà culturale che Augusto Campana, con la propria autorevolezza, portò a lui e di conseguenza agli altri poeti dialettali, a partire dalla laurea con Francesco Valli a Urbino sulla poesia dialettale romagnola nel Novecento (1946). L’autrice si sofferma su “I bu” (1972) e sulle raccolte precedenti; dopo avere discusso la simpatia di Pasolini per Guerra e i tormenti della poesia civile contro le avanguardie del periodo, descrive la svolta di Tonino Guerra che coincide con “Il miele” (1981). Anche in relazione agli scritti diaristici, Copioli esamina il coevo documentario Rai “Tempo di viaggio” (1979), girato con Tarkovskij alla ricerca di ispirazione per il film “Nostalghia” (1983), presentando la poesia che Guerra dedica al regista russo, mai stampata durante la sua vita.
Rosita Copioli – Poetessa, scrittrice e saggista; riccionese di nascita, vive a Rimini. Fra le sue pubblicazioni in versi: “Splendida lumina solis” (Forum 1979, Premio Viareggio "opera prima") e “Furore delle rose” (Guanda 1989, Premio giuria Montale), “Il postino fedele” (Mondadori 2008, Premio Brancati e Premio Camaiore). Fra i suoi saggi vi sono drammi, studi storici, testi in prosa: “I giardini dei popoli sotto le onde”, “Il fuoco dell'Eden”, “Ildegarda oltre il tempo”, “La previsione dei sogni”, “Il nostro sistema solare”. Ha curato e tradotto Yeats, nonché opere di Leopardi, Goethe, Flaubert. Ha fondato e diretto la rivista di poesia “L'altro versante” (1979-1989), le sue raccolte di poesia sono tradotte in Francia e negli Stati Uniti. Attualmente collabora con il quotidiano “Avvenire”.
Quéi de Giudòizi – Il dialetto di Romagna, donato per la prima volta alla poesia da Tonino Guerra nel secondo dopoguerra, poi ampliato dagli altri poeti santarcangiolesi del “Circal de giudéizi”, riprende vita con un’interpretazione drammatizzata tratta dai versi di Raffaello Baldini e Tonino Guerra: quasi un'opera lirica, composta da voci e sensibilità diverse, al cui centro sta una lingua ancora inaspettatamente viva, che diventa suono, visione, emozione. Di questi grandi autori Lorenzo Scarponi ha colto soprattutto la vocazione a rivolgersi a un pubblico concreto, che si può sempre immaginare presente in sala. Una vocazione alla presenza scenica particolarmente accentuata in Scarponi, che ha iniziato il suo percorso come attore e in seguito è passato alla scrittura di poesie e monologhi, avendo sempre presente il pubblico di un teatro. E questa particolare attenzione alla “scena”, al dover leggere i testi stando su un palcoscenico, si respira in ogni riga della sua opera. Maggiori informazioni
A cura di
Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:16