Descrizione
Questa settimana la biblioteca Baldini propone la presentazione del libro della giornalista Grazia Buscaglia “Rosso come la neve” e del volume di Alberto Gagliardo “Militari ebrei in Romagna. Tra grande guerra e leggi razziali”, mentre alla Celletta Zampeschi prosegue la rassegna “Trezza legge l’Iliade”.
Giovedì 24 gennaio alle 21 in biblioteca, Grazia Buscaglia presenta, in dialogo con l’editore Ferdinando De Martino, il suo romanzo d’esordio “Rosso come la neve” (I Edizioni, 2018). Un thriller emozionale, che racconta l’intreccio di segreti e di relazioni al cui centro c’è la protagonista Giulia, scrittrice, che affronta la vita a muso duro. Dal suo passato riaffiorano alcuni ricordi, sepolti nella memoria, che forse saranno in grado di farle capire meglio il suo presente: un caleidoscopio di personaggi dalle mille sfaccettature, indecifrabili e immersi nell'ombra, che riemergeranno alla luce del sole.
Il calendario settimanale di eventi alla Baldini prosegue con le iniziative dedicate alla Giornata della Memoria per le Vittime della Shoah: sabato 26 gennaio alle ore 17, infatti, è in programma la presentazione del recentissimo volume “Militari ebrei in Romagna. Tra grande guerra e leggi razziali” (Il Ponte Vecchio 2019), alla presenza dell’autore Alberto Gagliardo in dialogo con Patrizia Di Luca del Centro di ricerca sull’emigrazione – Dipartimento di Storia dell’Università di San Marino. L’incontro è realizzato in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea della Provincia di Rimini.
Domenica 27 gennaio, infine, Angelo Trezza propone una nuova tappa del viaggio alla scoperta dell’Iliade: appuntamento alle 17,15 alla Celletta Zampeschi con la lettura dei Canti V, VI e VII.
Grazia Buscaglia – Laureata in Filosofia, interprete in lingua inglese, parla e scrive anche in francese e spagnolo, collaborando con diverse testate straniere. Giornalista professionista, è caporedattrice presso la redazione di Rimini del Resto del Carlino. Tra le poche giornaliste tesserate Coni, la domenica segue il Rimini calcio come inviata sportiva. Per il portale delle tre testate Il Giorno, La Nazione, ed Il Resto del Carlino (www.quotidiano.net) cura inoltre il blog “Non è mai troppo tardi” dedicato al benessere e al pilates, disciplina di cui è lei stessa istruttrice.
Militari ebrei in Romagna. Tra grande guerra e leggi razziali – Il 17 novembre 1938 si consumò, “nel nome della razza”, un grande tradimento dello Stato italiano verso una parte dei suoi cittadini. Tra costoro ce n’erano tanti che per quello stesso Stato e per la sua monarchia avevano combattuto solo venti anni prima “con disciplina e onore” nelle trincee della Prima Guerra Mondiale. Qui si ricostruisce la storia della loro militanza patriottica, prima, e della loro espulsione, poi, inquadrando l’una e l’altra dalla prospettiva regionale della Romagna. Non per provinciale attaccamento alle “piccole patrie”, ma perché tale riduzione del campo di indagine consente una prossimità con l’oggetto di studio che può restituirne più a fondo i dettagli umani, che oltre a essere un pietoso risarcimento per le sofferenze patite, sanno sempre illuminare l’intero quadro di cui sono una parte.
Alberto Gagliardo – Laureato in Letteratura italiana all’Università degli Studi di Firenze, vive a Cesena, dove ha insegnato nel Liceo scientifico “Augusto Righi”. Attualmente è distaccato presso gli Istituti per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Forlì-Cesena e Rimini. È membro della Redazione di “Le Vite dei Cesenati” e fa parte del comitato scientifico dell’Istituto di Storia della Resistenza di Forlì-Cesena, di quello di “OttocentoDuemila” (collana di studi storici e sul tempo presente dell’associazione Clionet, presso Bradypus Editore), del comitato scientifico e della redazione del portale didattico www.ladigacivile.eu, nonché del comitato editoriale di “Altre Narrazioni”, collana editoriale di Clionet dedicata a forme non saggistiche. Oltre a collaborazioni con riviste di cinema e letteratura è autore di numerose ricerche storiche. Con Il Ponte Vecchio ha pubblicato: “Ebrei a Cesena 1938-1944. Una storia del razzismo di Stato in Italia” (2002, con Giulia Iacuzzi), “La scuola in camicia nera. La fascistizzazione della scuola italiana nella storia del Liceo Classico di Cesena” (2005, introduzione di Maurizio Ridolfi), il saggio “Una famiglia socialista tra Otto e Novecento: i Sozzi” (2006, all’interno del volume “Gastone Sozzi. Le passioni politiche, i sentimenti, l’antifascismo” a cura di Maurizio Ridolfi), “Con un segno giallo sul petto. Un percorso comparativo nella storia di Cesena. Dall’antigiudaismo religioso all’antisemitismo eliminazionista” (2010), “Una giovinezza. Vita di Carlo Pollarini, cesenate” (2012, introduzione di Marino Biondi), “La lunga strage. La ‘Uno bianca’ a Cesena” (2017, prefazione di Sergio Dini).
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:20