Descrizione
Santarcangelo si interroga sulle economie della cultura e della socialità. L’appuntamento è per mercoledì 27 marzo alle ore 15,30 nella biblioteca Baldini per la presentazione della ricerca sul terzo settore affidata ad Aiccon, il centro studi promosso dall’Università di Bologna con sede a Forlì. Quali traiettorie di sviluppo emergono per un territorio come quello santarcangiolese? Come queste si inseriscono nel dibattito regionale ed italiano. Lo studio presentato dal professor Paolo Venturi, direttore del centro studi Aiccon (Associazione italiana per la promozione della Cultura, della Cooperazione e del Nonprofit) e dai ricercatori Matteo Orlandini e Serena Miccolis fotografa l’esistente, rappresentando in sintesi chi, cosa, come e quanta cultura e socialità esprime Santarcangelo, cercando di cogliere le peculiarità del territorio. L’indagine affronta anche le modalità istituzionali, le forme di governance e i meccanismi sociali attivati per creare valore: in sostanza ci si interroga su cosa fa sì che Santarcangelo produca qualità sociale. Infine, la ricerca introduce alcuni scenari futuri di possibile sviluppo inquadrando meglio Santarcangelo nel suo contesto regionale e nazionale.
“Economie plurali: la cultura e la socialità a Santarcangelo di Romagna” è il terzo appuntamento di “Cartoline sul futuro”, dopo il rapporto sull’economia e il focus sul turismo che si sono tenuti nel 2018. I lavori saranno aperti dal vicesindaco Emanuele Zangoli e da Monica Raciti, responsabile di servizio per le politiche di integrazione sociale, il contrasto alla povertà e il terzo settore della Regione Emilia-Romagna. A seguire l’assessore ai Servizi sociali e sanitari Danilo Rinaldi introdurrà la tavola rotonda “La città attrattiva” condotta da Michele Dotti, alla quale parteciperanno i rappresentanti delle cooperative sociali e del mondo della cultura, mentre le conclusioni saranno affidate al sindaco e assessore alla Cultura Alice Parma.
“L’ipotesi da cui nasce questo studio – spiegano i ricercatori di Aiccon – è che le economie della cultura e della socialità, che sono economie altre rispetto ai tradizionali comparti dell’industria, del commercio, del turismo e dell’artigianato, appunto le ‘economie plurali’, plasmino il landscape di Santarcangelo con una forza tale da costituire gli asset fondamentali di sviluppo territoriale e di generazione di capitale sociale. La forza delle economie plurali è quella di non rappresentarsi come comparti distinti e distanti, bensì come un generatore ricorsivo di benessere personale, comunitario e territoriale”.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:22