Descrizione
Il Consiglio comunale di lunedì 29 giugno – convocato in videoconferenza – si è aperto con una comunicazione della sindaca Alice Parma che ha invitato i consiglieri a osservare un minuto di silenzio in ricordo di George Floyd e contro tutte le forme di razzismo.
Dopo i preliminari di seduta, la presentazione di nuove interrogazioni e la risposta da parte della Giunta e la comunicazione di un prelievo dal fondo di riserva, la presidente del Consiglio comunale Cristina Fabbri ha dato la parola a Giovanni Boccia Artieri, presidente di Santarcangelo dei Teatri, e a Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande di Motus, direttori artistici del Cinquantennale del Festival.
La notizia rilevante è che il Festival ci sia e ci sia in una forma autentica, ha in sostanza affermato il presidente Boccia Artieri. “In questi mesi ci siamo chiesti più volte come poteva essere il futuro del Cinquantennale, senza rinunciare alla capacità di ideazione, di lavorare sul territorio e sugli spazi, a fronte delle tante limitazioni imposte dalla pandemia. Abbiamo quindi cercato di immaginare comunque un Festival e siamo stati una delle prime realtà che si è mossa a livello istituzionale per rendere possibile questo tipo di eventi”.
“Grazie a questa capacità di ripensare al Festival alla luce di una situazione profondamente mutata – ha proseguito Boccia Artieri – siamo stati in grado di confermare la manifestazione che si svolgerà in tre atti. Il primo, dal 15 al 19 luglio, vede un progetto artistico particolarmente ricco e ambizioso nonostante i limiti. Nel secondo atto, in programma a dicembre, saranno invece presenti al Lavatoio le compagnie giovani, mentre il terzo atto, che chiuderà il 50ennale si terrà nel 2021 e sarà un festival a forte internazionalità, come quelli che siamo abituati a conoscere. Dover cancellare un progetto già costruito è stato lo sforzo maggiore, e il mio grazie va prima di tutto alla direzione artistica e allo staff per aver smontato e ricostruito da zero il Festival e per averlo ripensato e re-immaginato nonostante lo shock che abbiamo vissuto in questi mesi. Un grazie va infine anche alle compagnie che hanno accettato questa sfida e a tutti coloro che hanno visto in Santarcangelo una speranza e la possibilità di ricominciare”.
Daniela Nicolò ha sottolineato come anche durante l’emergenza sanitaria “non abbiamo mai voluto rinunciare al Festival, ma anzi, abbiamo voluto continuare a immaginarlo con lo stesso titolo, Futuro Fantastico, pensato prima della pandemia. Rinunceremo temporaneamente agli artisti internazionali, ma chiameremo artisti locali e attiveremo molti progetti partecipativi capaci di valorizzare gli spazi all’aperto. Abbiamo infatti ripensato alla geografia di Santarcangelo puntando su 4/5 spazi e a luoghi come piazza Ganganelli che non abbiamo voluto chiudere. Ospiterà infatti un workshop, che analizza delle opere d’arte e le trasforma in danza, al quale possono partecipare tutti, bambini e anziani compresi. In piazza ci sarà anche il cinema con una programmazione rivolta alla giovane scena italiana in collaborazione con il festival di Riccione. In programma anche collaborazioni con “Fuori orario” di Rai Tre e con Lepida tv”.
“Un altro spazio strategico sarà il parco Baden Powell che ospiterà tre palchi – prosegue Daniela Nicolò – da quello più grande per spettacoli più strutturati, che verrà inaugurato da uno spettacolo sui migranti di Davide Enia, a quello più piccolo, che ha come scenario il bosco. Allo Sferisterio, invece, verrà concentrato il programma musicale che ospiterà etichette discografiche dell’Emilia Romagna, compresa una di Santarcangelo. Di fianco all’area spettacoli, ci sarà anche un piccolo caffè-ritrovo in cui ci si potrà incontrare prima e dopo gli spettacoli e i concerti. Un altro spazio del Festival sarà poi piazza Galassi; all’area Campana si terrà invece un evento speciale con Zapruder”.
Anche Enrico Casagrande ha sottolineato il fatto che non è mai stata abbandonata la possibilità di fare il Festival, di continuare una sfida verso il tempo che sembrava impossibile da riconquistare. “L’idea di rimettersi in gioco su questa nuova onda non è stata facile: abbiamo deciso di cambiare alcune prospettive rispetto alla dimensione teatrale pura e semplice, abbiamo coinvolto artisti che si occupano di teatro partecipato e chi interviene, in questo modo diventa lui stesso attore partecipante. Ci è sembrato importante – conclude Enrico Casagrande – rimettere al centro il cittadino-spettatore come forza e spinta per costruire questo Festival”.
In chiusura di dibattito la sindaca Alice Parma ha ricordato quanto il festival rappresenti un pezzo di storia della città. Questa rimodulazione del festival reinventa lo spazio pubblico per creare un’arte e un lavoro possibili anche dopo la pandemia. Abbiamo visto come ogni volta il festival ci pone temi che vanno oltre i nostri confini perché il festival ci fa interagire con il resto del mondo, mentre quest’anno non possiamo ospitare le compagnie internazionali. Ma il festival è capace di reinventarsi e di porci ogni volta nuovi interrogativi.
Terminata la presentazione della cinquantesima edizione del Festival, l’assessore Emanuele Zangoli ha presentato in ratifica al Consiglio una delibera di variazione al bilancio adottata dalla Giunta per due azioni legate all’emergenza Covid riguardanti la riduzione dei canoni concessori alle imprese che hanno subito la chiusura forzata e la riduzione delle entrate derivanti dai parcometri. La ratifica è stata approvata con i voti favorevoli dei partiti di maggioranza (Partito democratico, Più Santarcangelo, Pensa una Mano Santarcangelo), mentre si è astenuto il gruppo Lega Salvini premier in Romagna e ha votato contro la lista Un bene in Comune.
A seguire, sempre l’assessore Zangoli ha illustrato la variazione al bilancio di previsione e gli interventi messi in campo fino ad oggi in seguito alla pandemia, ben sapendo che non ci si fermerà a questi. Si tratta della prima occasione utile per un’azione efficace che parte dalle minori spese e cioè dal rinvio dei mutui Mef, cioè quelli in essere con la Cassa depositi e prestiti. Sono i mutui più prossimi alla scadenza che vengono rinviati per la sola quota capitale, senza dunque gravare sulle future amministrazioni. Questa scelta permetterà di liberare risorse per 760.000 euro che non verranno reinvestite tutte subito, al fine di creare una riserva autunnale. Nell’immediato verrà ridotto il carico dei tributi locali sulle imprese a partire dalla Tari per la quota variabile, sulle utenze non domestiche che hanno subito una chiusura (180.000 euro). Anche il canone per l’occupazione del suolo pubblico verrà ridotto nella misura di 9/12esimi (160.000 euro il risparmio per le attività), mentre il minor gettito per l’esenzione dal pagamento della prima rata di acconto Imu per gli alberghi è pari a 15.000 euro. In totale si tratta di 350.000 euro di tributi tagliati ai quali si aggiungono le spese per lavori su scuole, giochi per bambini, aule all’aperto e parchi per 156.000 euro finanziati anche attraverso gli oneri concessori. Altre spese sono riferite ai centri estivi e all’assistenza dei ragazzi con disabilità. La delibera è stata approvata con i voti favorevoli dei partiti di maggioranza (Partito democratico, Più Santarcangelo, Pensa una Mano Santarcangelo), mentre si è astenuto il consigliere Fiori del gruppo Lega Salvini premier in Romagna e hanno votato contro la lista Un bene in Comune e il consigliere Stanchini (Lega Salvini premier in Romagna).
Sempre l’assessore Zangoli ha presentato le risultanze del rendiconto della gestione finanziaria 2019 che si chiude con un avanzo di 1.735.000 euro, che al netto degli accantonamenti e dei vincoli di bilancio porta a un avanzo libero di 609.000 euro. La parte accantonata è consistente, ha evidenziato Zangoli, ma è quella che ci permette di fare scelte ponderate che garantiscono gli equilibri di bilancio. Un altro tema da mettere in evidenza è quello dei servizi a domanda individuale che permette di comprendere quali siano le linee-guida e i maggiori investimenti della nostra amministrazione: nidi d’infanzia, trasporto scolastico, mensa, pre e post scuola. E ancora: cultura, musei, biblioteca, manutenzione del verde e tutela del territorio. A tutto questo, ha concluso Zangoli, vanno aggiunti la riorganizzazione della macchina comunale con la nuova dirigenza e un dato lusinghiero per la nostra amministrazione che mediamente paga i suoi fornitori dopo 23 giorni dall’emissione delle fatture, cioè ben al di sotto del limite dei 30 giorni. Al termine del dibattito che ha visto gli interventi dei consiglieri Corbelli, Borghini, Wild, Donini, il rendiconto è stato approvato con i voti favorevoli dei partiti di maggioranza, mentre hanno votato contro quelli di minoranza.
In chiusura la mozione presentata dal consigliere Borghini relativa alla “Festa dell’Arrivederci” per asili nido e scuole materne è stata ritirata dal proponente.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:25