Descrizione
“Sprigionati… Le ex carceri che vorresti!” è il progetto partecipativo che la Giunta comunale presenterà alla Regione Emilia Romagna per richiedere l’ammissione al finanziamento sulla partecipazione.
L’intento è quello di recuperare la memoria di un bene di grande pregio storico, architettonico e testimoniale come le ex carceri, un antico torrione poligonale del V secolo, parte della struttura della Rocca Malatestiana, detto 'delle prigioni' poiché fino all'inizio del secolo scorso ospitava le carceri della città. Ricostruendo i diversi utilizzi nel corso dei secoli si arriverà poi a delineare – attraverso un percorso partecipativo capace di coinvolgere formazioni sociali, singoli cittadini, scuole, Pro Loco e attività economiche – alcune linee di indirizzo per la definitiva rigenerazione delle ex carceri quale luogo di socializzazione culturale.
“Il processo partecipativo che intendiamo avviare con il contributo richiesto alla Regione – afferma l’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti – si coniuga perfettamente con l’intesa raggiunta di recente fra l’Amministrazione comunale e l’Associazione di promozione sociale “Il Palloncino Rosso” con sede a Rimini per valorizzare e promuovere a livello culturale e storico il torrione che si affaccia sullo sferisterio”.
“Parzialmente restaurate alcuni anni fa, l’Amministrazione comunale intende valorizzare le ex carceri anche attraverso utilizzi temporanei come mostre e altre iniziative di carattere culturale”, commenta l’assessore alla Pianificazione Urbanistica Filippo Sacchetti. “In quest’ottica, la collaborazione con l’Associazione “Il Palloncino Rosso”, che si è distinta nel territorio riminese per aver organizzato eventi e altre iniziative in edifici dismessi come l’ex cinema Astoria e l’ex colonia Bolognese potrà dare risultati di sicuro interesse per rendere vivo un luogo carico di storia e particolarmente suggestivo, in attesa del suo definitivo recupero”.
“Contestualmente – conclude l’assessore – contiamo di dare avvio a un processo partecipativo che, come riporta il titolo del progetto presentato in Regione, vuole ‘sprigionare’ idee e proposte in un’ottica di massima inclusione tramite un percorso di cittadinanza attiva basato sulla riappropriazione dello spazio urbano e nel pieno rispetto del valore storico dell’immobile e dei vincoli presenti sullo stesso”.
A cura di
Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:26