Descrizione
La scuola da cui è nata la straordinaria esperienza didattica del maestro Federico Moroni fra il 1946 e il 1968, ospiterà attività legate ai giovani di Santarcangelo. Nei prossimi giorni, infatti, la Giunta comunale esaminerà il progetto di ristrutturazione dell’ex scuola del Bornaccino ricavata da un semplice granaio di campagna nell’immediato dopoguerra.
“L’ex scuola del Bornaccino rappresenta per la memoria storica di Santarcangelo uno spazio simbolico – commenta la sindaca Alice Parma – perché in quella scuola venne praticata per oltre vent’anni la libertà espressiva del disegno infantile come mezzo educativo grazie all’inventiva del maestro Federico Moroni. Da quel luogo dove venne introdotto il disegno a china come mezzo di insegnamento e osservazione, un esempio che finì per interessare studiosi al di fuori dei confini nazionali, vogliamo ricavare uno spazio di aggregazione dedicato soprattutto ai giovani, per favorire la loro crescita in ambito sociale, artistico e culturale”.
L’ex scuola del Bornaccino – per diversi anni utilizzata anche come cucina centralizzata delle scuole comunali – riprenderà dunque la sua funzione educativa nei confronti dei giovani, diventando una struttura polifunzionale articolata in spazi multivalenti, in grado di offrire nell’ambito della rete dei servizi sociali territoriali, anche un luogo di aggregazione finalizzato alla prevenzione di situazioni di disagio attraverso proposte di socializzazione. Offrirà altresì sostegno e supporto alle famiglie, destinando gli ambienti ad attività che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l’ascolto, il sostegno alla crescita, l’accompagnamento, l’orientamento. Il centro si affaccerà perimetralmente su uno spazio destinato a verde e i vani saranno illuminati e arieggiati grazie a tipologie di infisso performanti e di ultima generazione, le cui caratteristiche tecniche rispettano le normative vigenti in materia di riqualificazione energetica. Il progetto, infatti, verterà sia su interventi di miglioramento degli spazi, sia su opere volte ad abbattere i consumi energetici (realizzando, ad esempio un sistema di coibentazione esterna, l’impianto di ventilazione meccanica e fotovoltaico sul tetto dell’edificio). Complessivamente l’intervento avrà un costo di circa 370mila euro.
“La ristrutturazione dell’edificio sarà fondata sui criteri di risparmio energetico e rispetto dell’ambiente – prosegue la sindaca Parma – che consentirà di avere a disposizione della comunità spazi e ambienti che anche alla luce dell’emergenza sanitaria risultano ancor più preziosi. Per questa ragione abbiamo candidato il progetto ai finanziamenti della Regione Emilia-Romagna destinati alle zone più criticamente colpite dal Covid-19, tra cui rientra anche la provincia di Rimini”.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:27