Descrizione
È stata una cerimonia suggestiva e significativa quella tenutasi oggi presso la Sala delle Bandiere della Prefettura.
Il Prefetto ha introdotto la giornata con un articolato intervento sottolineando, tra l’altro, che “nessun concetto deve essere dato per acquisito e nulla è scontato: siamo tutti noi che dobbiamo ripetercelo ogni qual volta, come in questa Giornata istituita nel 2000 con Legge dello Stato, ci incontriamo non per obbligo, ma perché i nostri cuori e le nostre menti non possono mai lasciar passare come semplice accadimento della storia l’abiezione dell’uomo contro l’uomo che ha generato deportazione, prigionia, morte, sterminio”.
Alla Dott.ssa Padovano ha fatto seguito l’intervento del Presidente delle Comunità Ebraiche della Romagna Fortunato Arbib.
Presenti alla cerimonia anche i vertici provinciali della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e il Direttore dell’Istituto “Lettimi”, Conservatorio protagonista anche attraverso la presenza e l’esecuzione di brani da parte della violinista Michela Ramelli e del tastierista Fabrizio di Muro.
Il Prefetto ha, altresì, sottolineato il valore delle Medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti (Legge 27 dicembre 2006, n.296).
Entrambe le Medaglie d’Onore concesse per questo territorio sono andate a cittadini residenti a Santarcangelo di Romagna, con il Sindaco Alice Parma che ha affiancato il Prefetto nella consegna insieme alla Vice Presidente della Provincia Daniela De Leonardis in rappresentanza del Presidente Jamil Sadegholvaad.
I riconoscimenti, ritirati dai rispettivi figli, sono stati attribuiti alla memoria dei militari Salvatore Capozzoli e Aldo Rinaldi, entrambi all’epoca sopravvissuti alle atroci angherie dell’internamento.
Medaglia d’Onore in memoria del militare Salvatore CAPOZZOLI.
Ritira il figlio Mario
Nato a Teggiano (SA) il 30 dicembre 1906, soldato di leva del distretto militare di Campagna, è arruolato nel novembre 1928.
Congedato nell’aprile 1930, è stato richiamato alle armi nel 1943, in pieno conflitto mondiale.
All’indomani dell’armistizio, è stato catturato dai tedeschi a Giannina, sul fronte greco, e deportato in Germania fino all’avvenuto rilascio nell’aprile del 1945.
Nel campo di lavoro è stato costretto a svolgere l’attività di calzolaio.
È deceduto a Teggiano (SA) il 30 giugno 1998.
Medaglia d’Onore in memoria del militare Aldo RINALDI.
Ritira il figlio Giorgio
Nato a Verucchio (RN) il 1° febbraio 1919, soldato di leva del distretto militare di Forlì, nel 1939 è chiamato alle armi nel deposito misto Guardia di Frontiera dell’11°Corpo d’Armata “Udine” ed aggregato per addestramento al 24° Reggimento Fanteria.
Trattenuto alle armi per esigenze belliche, nel marzo 1943 è richiamato per esigenze speciali ed assegnato all’11°Corpo d’Armata “Udine”.
Catturato dai tedeschi nel settembre del 1943 a Gorizia, è stato deportato in Germania presso il campo di prigionia Stalag IX C, luogo dal quale ha inviato commoventi lettere ai suoi familiari.
Liberato l’8 maggio 1945, gli sono stati riconosciuti la medaglia commemorativa per la campagna di guerra 1940/1943 e per la quella di liberazione 1944/1945 e il distintivo d’onore dei volontari della libertà.
È deceduto a Bologna nel 1972.
Tutte le foto: Manuel Migliorini
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:42