Descrizione
Dopo ospiti del calibro di Paolo Iabichino, Bruno Mastroianni, Simonetta Sciandivasci e Annalisa Monfreda in biblioteca tornano gli incontri sui temi di attualità per la rassegna “Letture liminali”.
Sarà l’esperto della rete Massimo Mantellini il protagonista del prossimo appuntamento in programma venerdì 28 aprile alle ore 18. In dialogo con l’autore, come di consueto, Giovanni Boccia Artieri, responsabile culturale della biblioteca Baldini e ideatore della rassegna che si muove sulla soglia tra il vecchio e il nuovo, nello spazio di transizione e di cambiamento.
“Cosa significa invecchiare oggi al tempo di internet?” è appunto la questione fondamentale da cui parte l’ultimo libro di Mantellini “Invecchiare al tempo della rete” (Einaudi Editore), che diventerà spunto per il dialogo con il professor Boccia Artieri.
“Nessuno è diventato vecchio su internet, almeno finora. Sono passati venticinque anni da quando tutto è cominciato e la rete ha avvolto le vite di molti. In ogni caso, ovunque nel pianeta le persone invecchiano in rete, dentro un luogo differente da quelle in cui invecchiavano prima. Una landa inedita, in buona parte inesplorata.”: già dalla copertina è ben chiaro lo scopo, l’ambito e il tema del libro. Circondati da smart tv, firme digitali, QR Code, telefoni portatili ricolmi di App multiuso, fascicoli sanitari elettronici, social media in cui vagare che si affiancano ai lavori stradali da osservare con le mani dietro la schiena. Siamo circondati da una tecnologia digitale che si è insinuata sempre di più nella vita quotidiana e che, a livello di superficie, semplifica per tutti alcuni processi ma che, a livello più profondo, sembra essere pensata nella sua complessità per una platea più ristretta di iniziati. Come scrive Massimo Mantellini “Una simile complessità ha invaso le nostre vite ed ha allungato le sue ombre ed i suoi effetti meno attesi prima di tutto sulle categorie più fragili: fra esse certamente gli anziani”.
Massimo Mantellini (Forlì, 1961) – è uno dei maggiori esperti della rete internet italiana. Ha iniziato a scrivere di nuove tecnologie a metà degli anni Novanta su «Punto Informatico», primo quotidiano web italiano. Negli anni ha collaborato con «Il Sole 24 ore», «L'Espresso», «Il Post» e altre testate giornalistiche. Dal 2002 aggiorna Manteblog, uno dei più letti blog personali italiani. Si occupa prevalentemente dei temi legati alla cultura digitale, alla politica delle reti, alla privacy e al diritto all'accesso. Nel 2014 ha pubblicato per minimum fax “La vista da qui. Appunti per un'internet italiana”. Per Einaudi ha pubblicato “Bassa risoluzione” (2018) e “Dieci splendidi oggetti morti” (2020).
Giovanni Boccia Artieri – Professore ordinario di Sociologia della comunicazione e dei media digitali all’Università “Carlo Bo” di Urbino, dove è pro-rettore alla Didattica, comunicazione interna ed esterna e direttore del Dipartimento di Scienze della comunicazione, studi umanistici e internazionali. È coordinatore del Dottorato in studi umanistici e dirige il Centro LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata). Si occupa di processi di mediatizzazione, con un focus sulla digitalizzazione e le culture partecipative civiche e politiche. È stato membro del gruppo di lavoro sul fenomeno dell’odio online istituito presso l’ufficio di gabinetto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione ed è tra i fondatori di Parole O_Stili, progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole. Dal 2020 è stato invitato come membro dell'Academia Europaea e opera nella sezione Film, media and visual studies. Tra le pubblicazioni recenti “Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale” (Roma-Bari 2019) e “Voci della democrazia. Il futuro del dibattito pubblico” (Bologna 2021), entrambi con Sara Bentivegna, nonché “Comunicare. Persone, relazioni, media” (con F. Colombo e G. Gili, Roma-Bari 2022).
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:42