Appalti pubblici, siglato un protocollo d’intesa tra Amministrazione comunale e organizzazioni sindacali

La sindaca Parma: “Maggiore tutela della legalità e del lavoro nelle opere pubbliche, di cui la Pa dev’essere garante”

Data :

31 maggio 2021

Municipium

Descrizione

Sottoscritto questa mattina (lunedì 31 maggio) in Municipio il “Protocollo d’intesa per la qualità, la legalità e la tutela dei lavoratori negli appalti dei lavori pubblici del Comune di Santarcangelo di Romagna” tra l’Amministrazione comunale e organizzazioni sindacali. Presenti per il Comune la sindaca Alice Parma, la vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici Pamela Fussi e l’assessore alla Pianificazione urbanistica e al Patrimonio, Filippo Sacchetti; per le confederazioni sindacali i segretari generali di Cgil e Fillea-Cgil Rimini, Cisl e Filca-Cisl Romagna, Uil e Feneal-Uil Rimini.

“Dopo l’ingresso nell’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata – dichiara la sindaca Alice Parma – questo protocollo d’intesa segna un nuovo e importante passo avanti sul fronte della tutela della legalità e del lavoro nella realizzazione delle opere pubbliche. Quando si realizza un’opera, infatti, l’obiettivo non può essere soltanto il raggiungimento del risultato nei tempi stabiliti, ma la qualità del lavoro all’interno di un cantiere fatto di persone e imprese, della quale la Pubblica amministrazione deve essere garante”.

“La collaborazione con le organizzazioni sindacali, che ringrazio ancora una volta, ci consente infatti di contare su competenze specifiche in materia di lavoro che vanno a supportare concretamente gli uffici comunali. Un risultato significativo – conclude la sindaca – che rappresenta comunque solo il primo passo di un nuovo percorso di collaborazione”.

Gli obiettivi del protocollo, come si legge nel documento, sono la promozione della sicurezza, della salute, del benessere e qualità del lavoro; la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali; il contrasto dell’irregolarità delle condizioni di lavoro; la diffusione della cultura della legalità; il tutto favorendo una piena, efficace e migliore attuazione, anche in sede locale, dei relativi strumenti normativi ed attuativi.

Oltre alla legislazione europea, nazionale e regionale, tra i riferimenti normativi richiamati nel documento sono presenti i protocolli d’intesa promossi nel 2013 dalla Prefettura di Rimini – il primo relativo a legalità e sicurezza del lavoro negli appalti pubblici, il secondo a prevenzione e contrasto del lavoro nero nel settore edile – il Patto per il lavoro ed il clima coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, nonché il recente accordo per la gestione condivisa dell'Osservatorio della Provincia di Rimini sulla criminalità organizzata.

Gli appalti di lavori pubblici costituiscono una quota importante dell’economia, sia locale che nazionale, ma ancora oggi si assiste a fenomeni di imprenditoria non qualificata e irregolare, che fa concorrenza sleale a quella sana utilizzando il lavoro nero e rivelandosi spesso inadempiente agli impegni contrattuali.

Il lavoro irregolare e l’evasione contributiva rischiano di diventare elemento strutturale del mercato del lavoro, introducendo fattori degenerativi che stravolgono i normali rapporti economici e concorrenziali, compromettono la qualità delle opere in appalto, producono pesanti effetti in materia di condizioni di lavoro e sicurezza, con riflessi preoccupanti anche sul piano sociale. Occorre inoltre non sottovalutare il preoccupante fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nella costruzione di opere pubbliche.

Obiettivo condiviso fra Amministrazione comunale e organizzazioni sindacali, dunque, è contrastare il ricorso al lavoro non di qualità negli appalti per la realizzazione di opere pubbliche, nonché i fenomeni di dumping che si verificano per mezzo della non applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore, oltre al rispetto e alla piena applicazione delle leggi in materia di lavoro e di salute e sicurezza come deterrente per la criminalità organizzata dal condizionare l’economia legale del territorio.

Tra i principi delineati dal protocollo spicca l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa invece di quello del massimo ribasso, così da garantire la più alta qualità e sicurezza nei lavori affidati e nei servizi erogati, attraverso la massima tutela del lavoro. Si auspica inoltre un minor ricorso al subappalto, prevedendo il medesimo trattamento economico e normativo per i lavoratori delle eventuali imprese subappaltanti.

Il protocollo d’intesa definisce inoltre una serie di indirizzi specifici che impegnano l’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali per una durata di tre anni dalla sottoscrizione, prevedendo incontri periodici per il monitoraggio delle disposizioni concordate.

Il testo integrale del protocollo d’intesa

Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:32

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