Descrizione
Il Giorno del Ricordo – istituito dalla Repubblica italiana con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 – è nato per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani nell'esodo giuliano-dalmata, delle vittime delle foibe e delle vicende storiche del confine orientale: nell’occasione, l’Amministrazione comunale organizza due momenti di commemorazione e approfondimento in collaborazione con gli istituti culturali santarcangiolesi.
Giovedì 9 febbraio in biblioteca Baldini, alle ore 21 si svolgerà la presentazione del volume a fumetti “Palacinche. Storia di un’esule fiumana”, alla presenza della co-autrice Caterina Sansone in dialogo con la storica contemporanea Francesca Panozzo.
Il giorno successivo, venerdì 10 febbraio, alle ore 9,30 si terrà invece la commemorazione istituzionale presso la targa dedicata alle vicende del confine orientale al Museo Storico Archeologico, dove la sindaca Alice Parma deporrà una corona d’alloro e pronuncerà un discorso alla presenza delle scuole, delle autorità e dei cittadini che vorranno partecipare all’evento.
Le iniziative per il Giorno del Ricordo sono organizzate dall'Amministrazione comunale con il coordinamento del Comitato cittadino antifascista, tavolo di lavoro presieduto dal sindaco che riunisce Comune, associazioni combattentistiche del territorio, istituti culturali, enti pubblici, scuole e forze politiche locali.
Palacinche – Nel corso del Novecento, Fiume è stata una città austro-ungarica con forte presenza italiana, poi territorio libero, poi italiana, jugoslava, e oggi croata, col nome di Rijeka, che semplicemente significa Fiume ma in un’altra lingua. Elena è nata lì nel 1942, e ha fatto parte delle migliaia di italiani che alla fine della Seconda guerra mondiale hanno lasciato l’Istria e la Dalmazia in direzione dell’Italia. “Fascisti” per molti, “stranieri” per tutti gli altri, questi immigrati italiani hanno sperimentato sulla propria pelle il pregiudizio insieme alla difficile condizione di esuli.
Caterina Sansone – Fotografa, insieme all’autore di fumetti Alessandro Tota ha intrapreso un lungo viaggio a ritroso sulle tracce di sua madre Elena. La fuga dalla Jugoslavia con la famiglia, quando era solo una bambina di otto anni, la vita nelle baracche, nei campi profughi allestiti dal nord al sud della penisola, la conquista di una casa e dell’integrazione, l’arrivo del benessere. Mescolando fotografia e fumetto con ironia e leggerezza (le palacinche del titolo sono frittelle, un ricordo d’infanzia, che suona nello stesso modo da entrambi i lati del confine), Caterina e Alessandro ricompongono i tasselli di una storia familiare che appartiene a un patrimonio comune.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:41