Descrizione
Come già riportato in precedenza, le irregolarità riscontrate dai controlli effettuati nelle settimane precedenti il provvedimento di revoca dell’autorizzazione al funzionamento delle strutture riguardavano non solo il numero di persone presenti all’intero delle strutture – superiore di cinque rispetto al totale di dodici autorizzate – ma anche incompatibilità socio-sanitarie tra il livello di assistenza prestato e la condizione di alcuni ospiti.
Rispetto a tali rilievi, l’Unione dei Comuni ha concesso il tempo previsto dalla normativa per ripristinare la conformità della situazione, senza tuttavia che i gestori ottemperassero in tempo utile. Il perdurare delle condizioni riscontate oltre i termini stabiliti dalla diffida prevede, a norma di legge, l’obbligo di adottare i provvedimenti conseguenti a tutela degli anziani presenti nelle strutture.
Nessuno degli ospiti, in ogni caso, sarà lasciato privo di assistenza: l’Azienda sanitaria della Romagna e l’Unione dei Comuni stanno lavorando in sinergia e in dialogo con le famiglie per individuare soluzioni congrue e adeguate alla situazione individuale di ciascuna delle persone ospitate nelle due strutture.
A cura di
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:42