“Fantastorie”, Nino Pedretti torna protagonista alla Baldini

Sabato 7 aprile alle ore 17 la riedizione di “Nella favola siamo tutti” presentata dai curatori Ennio Grassi e Manuela Ricci con letture di Emanuela Angelini, Angelo Trezza e musiche di Jader Viroli

Data :

5 aprile 2018

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Sabato 7 aprile alle ore 17 Nino Pedretti torna protagonista in biblioteca Baldini con la presentazione di “Nella favola siamo tutti. Fantastorie”. La riedizione dell’opera – recentemente pubblicata da Maggioli – sarà presentata dai curatori Ennio Grassi e Manuela Ricci, accompagnati dalle letture di Emanuela Angelini e Angelo Trezza insieme alle musiche di Jader Viroli.

Con la rinnovata attenzione del pubblico e della critica sulla figura di Pedretti – al quale nel 2017 la città di Santarcangelo ha dedicato la terza edizione del Cantiere poetico – negli ultimi anni si è potuto disporre di una produzione letteraria arricchita di materiali e generi sempre diversi (in vita Nino pubblicò solo poesia), anche grazie alla disponibilità del suo archivio conservato proprio alla Baldini.

All’appello della proposta di edizioni e riedizioni mancavano proprio le “Fantastorie”, pubblicate la prima volta postume da Maggioli nel 1989 con il suggestivo titolo “Nella favola siamo tutti”. Un’opera di cui non è facile ricostruire la genesi, collocata all’inizio del periodo sperimentale dello scrittore santarcangiolese – precisamente nell’inverno del 1961 – grazie a un dattiloscritto presente nel fondo conservato alla Baldini.

Di quella prima edizione, Roberto Roversi aveva firmato una presentazione breve quanto nitida. Oggi i curatori Ennio Grassi e Manuela Ricci ripropongo, nella medesima veste editoriale, questi materiali letterari di Pedretti straordinariamente vividi e attuali.

Le “Fantastorie” sono una ventina di testi in prosa che precedono di oltre quindici anni monologhi e racconti composti da Pedretti – insieme ai testi poetici già noti – negli anni del suo più avventuroso disordine esistenziale. Una difficile ricerca della migliore espressione di sé in grado di tenere insieme un lavoro che lo rendesse autosufficiente e quel bisogno di una dimensione creativa avvertita come necessaria, troppo spesso frustrata da un’editoria poco interessata a un prodotto originale e quindi non commerciale come il suo. Il tutto inesorabilmente aggravato dalla brevità dell’esistenza di Pedretti, conclusa anzitempo nel 1981.

Oggi con le “Fantastorie” torna disponibile un tassello fondamentale della miglior produzione di Nino, rendendo pieno merito all’autore. La ricomposizione organica e completa delle opere di Pedretti in senso cronologico – dai testi in prosa alle raccolte poetiche – permette infatti una rilettura critica puntuale del suo percorso letterario, alimentando l’attenzione delle nuove generazioni di lettori e critici nei confronti di un autore considerato troppo a lungo un grande “minore”.

Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:16

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