San Martino dei Mulini, avanti con i lavori per il completamento del collegamento ciclopedonale

Ieri l’incontro con i residenti per un aggiornamento sui progetti della frazione

Data :

7 novembre 2023

Municipium

Descrizione

Collegamento ciclopedonale con il Capoluogo, interventi di messa in sicurezza del territorio e investimenti futuri: questi in sostanza gli argomenti principali al centro dell’incontro dedicato alla frazione di San Martino dei Mulini che si è tenuto ieri sera (lunedì 6 novembre).

Circa una quarantina i cittadini che hanno partecipato alla serata, iniziata con il saluto da parte della sindaca Alice Parma, che ha ringraziato i residenti per la pazienza dimostrata in questi mesi di chiusura a senso unico alternato del ponte sul fiume Marecchia: “Siamo qui per aggiornarvi su un’opera straordinaria, per la frazione ma anche per l’intera città di Santarcangelo – ha dichiarato la sindaca Parma – straordinaria sia per la sua importanza sia per la sua complessità. Nel corso di cinque mesi si sono infatti susseguiti i lavori di messa in sicurezza del ponte da parte della provincia di Rimini e lo spostamento dei sottoservizi da parte di Hera e di Adrigas, mentre nei prossimi mesi seguirà l’intervento per la realizzazione della passerella a sbalzo: si tratta di opere diverse realizzate da imprese diverse, che stanno richiedendo un grande sforzo di coordinamento”.

Dopo l’introduzione della sindaca Parma, tecnici e progettisti hanno fornito un aggiornamento sugli interventi conclusi, in corso e di prossima realizzazione, tutti propedeutici al collegamento ciclopedonale delle frazioni di San Martino dei Mulini e Sant’Ermete con il Capoluogo. È in corso di realizzazione il tratto di ciclabile che collega il cimitero di San Martino con l’area di sosta del lago Santarini e il cammino di San Francesco: al momento è stato posato il fondo pista fino a via Pallada, mentre il tratto che da via Pallada arriverà al cimitero, sarà oggetto di una variante di progetto che consentirà di lavorare senza chiudere via Trasversale Marecchia e quindi senza gravare nuovamente sul traffico. Le modifiche, che allungheranno i tempi di circa 40 giorni, prevedono tre stralci di lavori: il primo riguarda la realizzazione del marciapiede che collega via Pallada con la fermata del bus, il secondo fino all’ingresso del vivaio, mentre il terzo riguarderà l’ultimo tratto fino alla fermata dell’autobus che, insieme a quelle di via Pallada, sarà completamente rinnovata e resa accessibile. Sono già in corso di realizzazione anche l’impianto di illuminazione e la piantumazione degli alberi, mentre nelle prossime settimane è prevista la riqualificazione dell’area di sosta davanti all’ingresso del lago Santarini con l’asfaltatura e l’installazione della pubblica illuminazione.

La fine dei lavori è prevista per il mese di gennaio 2024, quando inizieranno invece a vedersi i primi movimenti sul cantiere della passerella sul ponte: la ditta, che ha avuto in consegna i lavori nel mese di settembre, sta infatti procedendo alla realizzazione delle travi e degli altri componenti in acciaio che costituiranno la struttura della passerella. Agganciata a sbalzo sul lato nord, la passerella ciclopedonale sarà larga circa 3 metri, percorribile in entrambi i sensi di marcia e protetta sia nel fianco esterno che nel in quello interno. I lavori, che termineranno entro la primavera 2024, non intralceranno il traffico sul ponte: per il montaggio delle strutture, infatti, l’impresa impiegherà grandi macchinari e gru posizionati sul letto e sulle sponde del fiume Marecchia, lavorando quindi dall’esterno e dal basso.

A concludere la fase più impattante sulla viabilità dei lavori al ponte, lunedì 13 e martedì 14 novembre sono in programma le opere di asfaltatura completa del manto stradale, che richiederanno ancora per due giorni il senso unico alternato.

Nel corso della serata, la sindaca Alice Parma e i tecnici hanno aggiornato anche i residenti sugli interventi di sistemazione dei danni causati dal maltempo di maggio che, stando al decreto commissariale, dovrebbero essere tutti finanziati dallo Stato. Oltre alla sistemazione dei danni, i fondi consentirebbero di migliorare anche diverse situazioni critiche.

Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:43

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