Descrizione
Il percorso verso la nascita dell’Opificio di Comunità compie un altro passo avanti: giovedì 11 settembre alle ore 17,45 in biblioteca Baldini si svolgerà infatti un incontro aperto sui temi dell’amministrazione condivisa, dei patti di collaborazione e delle possibili modalità di creazione partecipata di servizi pubblici collaborativi.
L’incontro sarà dedicato alla comunità degli operatori che sul territorio contribuiscono in modi differenti alla generazione di welfare, ma è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine: alla condivisione di prospettive, aspettative e linee di lavoro seguirà il dibattito con gli interventi del pubblico, con l’auspicio di dare e ricevere un contributo attivo al confronto che porterà alla creazione dell’Opificio.
L’apertura dell’incontro sarà affidata al sindaco Filippo Sacchetti, mentre l’assessore al Welfare di Comunità, Filippo Borghesi, illustrerà il progetto dell’Opificio e si confronterà in merito alle pratiche partecipative adottate in altri territori con gli ospiti presenti: il presidente dell’associazione Labsus Pasquale Bonasora e il Coordinatore dei processi partecipativi della Regione Emilia-Romagna, Michele D’Alena.
Dopo i primi mesi di lavoro all’interno dell’Amministrazione comunale questo primo momento di confronto pubblico prelude all’avvio del percorso partecipativo che porterà alla nascita dell’Opificio, finanziato con 15mila euro dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando per il sostegno ai processi partecipativi previsto dalla legge regionale 15 del 2018.
“L'obiettivo di questo incontro e del percorso partecipativo che seguirà è dar vita a un laboratorio sociale permanente e innovativo, che abbiamo chiamato ‘Opificio di Comunità’ perché lo immaginiamo capace di ‘fabbricare’ artigianalmente nuove forme di benessere, capitale sociale e coesione, attraverso la collaborazione attiva tra pubblico, privato sociale e cittadinanza” dichiara l’assessore Borghesi.
“Si tratta di una nuova tappa in una storia significativa come quella della partecipazione sociale a Santarcangelo: dalla Consulta del Volontariato nata a fine anni ’90 e recentemente rinnovata fino ai gruppi CiViVo impegnati nelle attività più diverse, passando per lo straordinario esperimento dell’emporio solidale che è ormai un punto di riferimento conosciuto in tutta la città”, conclude l’assessore.
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Ultimo aggiornamento: 6 settembre 2025, 12:40