Vogliamo che la transizione ecologica sia uno dei pilastri del nuovo Piano, con l’obiettivo di affrontare le grandi sfide globali con azioni locali, capaci di creare uno sviluppo del territorio che sia anche - finalmente - davvero sostenibile.  L’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e pulite, la riduzione delle emissioni e dei gas climalteranti, la mitigazione e l'adattamento climatico saranno priorità assolute del PUG.

Immaginiamo di costruire il Piano da una fotografia delle fragilità del territorio per arrivare a mappare il capitale naturale esistente e potenziale e definire regole su come agire nelle grandi e piccole trasformazioni, in termini di benefici ambientali generati e di riduzione dei rischi. Pensiamo perciò che ogni intervento di trasformazione debba misurarsi non solo con i propri impatti, ma anche che sappia dimostrare come migliora l’esistente, come compensa gli effetti dei propri fabbisogni in termini di qualità dell’aria, come aumenta la permeabilità dei suoli per gestire le piogge intense, come contribuisce alla regolazione delle ondate di calore, come riduce il rischio idraulico, come concorre alla sicurezza e alla salute delle persone.

Immaginiamo dunque di realizzare una Santarcangelo ‘verdissima e in movimento’, che attraverso gli strumenti del Piano, in primis della Strategia, disegni con i cittadini e gli agricoltori un sistema di infrastrutture verdi e blu in grado di agire sia sulla gestione e la riduzione del rischio, dovuto alla crisi climatica, sia come infrastruttura di salute pubblica.