Descrizione
Dopo il contributo di 1,4 milioni di euro per la ristrutturazione del Met, i musei comunali partecipano a un nuovo bando del Pnrr per l’accessibilità delle strutture museali. Sono già stati trasmessi al Ministero della Cultura, infatti, i progetti “Pass x Musas” e “Met: Collezioni e tradizioni per tutti”, candidati nell’ambito del bando per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei e luoghi della cultura pubblici non appartenenti al Ministero, con una richiesta di finanziamento complessiva pari a 418mila euro.
Il progetto riguardante il Musas ha l'obiettivo di migliorare l’accoglienza del museo, la fruibilità della struttura e dei contenuti. I cinque piani espositivi, infatti, sono tutti raggiungibili tramite ausili per il superamento delle barriere architettoniche, ma l'articolazione dei livelli e la disposizione delle sale rendono complesso l’orientamento in autonomia per persone con disabilità sensoriali. Il progetto intende quindi dotare il museo di accorgimenti per consentire a tutti una visita autonoma e inclusiva, oltre che di utili a supporto delle attività.
Oltre a migliorare l’accessibilità del sito web FoCuS, tra le azioni per gli spazi figurano la realizzazione di una segnaletica esterna per gli accessi destinati alle persone con difficoltà motoria, rampe mobili, mappe di orientamento tattili, la rivisitazione della sala di accoglienza, l’installazione di un erogatore d’acqua accessibile a tutti, connessione wifi e sedute per la sosta all’interno del museo. Rispetto alla fruibilità della collezione, il progetto prevede invece la creazione di video inclusivi per persone non udenti, la revisione di tutte le didascalie delle opere, un percorso tattile con dieci reperti selezionati riprodotti in 3D e la realizzazione di un’audioguida completa bilingue e inclusiva.
Altre azioni previste dal progetto – per il quale la richiesta di finanziamento ammonta a circa 242mila euro – riguardano invece la formazione specifica del personale e la realizzazione di tre ricerche per consentire l’approfondimento di altrettanti temi. Tra i risultati attesi, la completa accessibilità del Musas, il miglioramento degli standard di gestione e accoglienza, la diversificazione del pubblico con incremento di quello internazionale, grazie alla maggiore visibilità del museo nei circuiti turistici locali e regionali; una conoscenza più diffusa del patrimonio museale, il potenziamento e l’innovazione della proposta didattica per le scuole, con particolare attenzione per gli alunni con disabilità.
Per quanto riguarda il Met, invece, considerato l’intervento di ristrutturazione già previsto, il progetto riguarda il deposito del museo dove sono custoditi materiali etnografici e archeologici non collocati nelle sale. La necessità di organizzare i materiali, individuare nuovi spazi espositivi e rendere fruibile il patrimonio non esposto ha portato a ideare un percorso accessorio a quello permanente, realizzato interamente senza barriere fisiche, cognitive e sensoriali con soluzioni digitali innovative, compreso l’allestimento di una postazione per la consultazione dei fondi fotografici. Prevista poi la progettazione di iniziative di valorizzazione e laboratori didattici inclusivi su aspetti come la conservazione e lo studio dei materiali, nonché sulle specificità del patrimonio (feste stagionali della tradizione, burattini, artigianato, archeologia, ecc).
Anche in questo caso si prevedono corsi di formazione, una mappa di orientamento tattile e riproduzioni 3D, didascalie accessibili, audioguide bilingue e inclusive, video guide per non udenti, mentre le attività di ricerca serviranno a valorizzare la collezione dei burattini e dei relativi costumi: questi strumenti saranno disponibili in una postazione multimediale interattiva all’interno del museo e online. Per il progetto relativo al Met, la richiesta di finanziamento avanzata è di 176mila euro.
“Siamo partiti da un’analisi della situazione attuale dei musei in termini di accessibilità” spiega la vice sindaca con delega alla Cultura e all’Accessibilità, Pamela Fussi, insieme alla direttrice dei Musei comunali, Elena Rodriguez. “Visto che dal punto di vista delle barriere architettoniche la situazione è buona, ci siamo concentrati sull’accessibilità cognitiva e sensoriale, pensando a una modernizzazione di contenuti e dispositivi per assicurare una fruizione non soltanto più inclusiva, ma più semplice e accattivante per tutti. Si tratta infatti di un’occasione per aggiungere alla dotazione dei musei strumenti utili anche per la didattica con le scuole, che per quanto riguarda il Met assume anche un aspetto innovativo: oltre alla digitalizzazione dei fondi fotografici, infatti, l’idea è rendere disponibile il patrimonio mai esposto finora conducendo per la prima volta i visitatori ‘dietro le quinte’ del museo. Attraverso questi due progetti – concludono Fussi e Rodriguez – intendiamo anche ribadire il valore di una cultura che deve essere accessibile e fruibile per tutti, a partire dai luoghi dove si fa cultura, passando per il patrimonio culturale e la formazione del personale, in modo da poter offrire un’esperienza completa a qualsiasi persona”.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:38