Antonio Baldini, le attività di valorizzazione del fondo a 60 anni dalla morte dello scrittore

Su Facebook il video della giornata di studi organizzata nel 2021, a disposizione in biblioteca tutti i materiali del fondo

Data :

5 novembre 2022

Municipium

Descrizione

Domenica 6 novembre 2022 ricorre il 60° anniversario della scomparsa di Antonio Baldini, discendente da un’illustre famiglia di Santarcangelo, i cui eredi hanno lasciato in dono all’Amministrazione comunale l’archivio e la biblioteca personale dello scrittore.

Per valorizzare, conservare e promuovere la conoscenza del fondo, la biblioteca comunale di Santarcangelo – intitolata proprio a Baldini – ha costituito un Comitato scientifico che si occupa di realizzare attività sui documenti in collaborazione con le altre istituzioni pubbliche, in particolare la Regione Emilia-Romagna e la Soprintendenza regionale.

Il Comitato scientifico ha curato varie pubblicazioni editoriali in collaborazione con altri studiosi, enti e Università, disponibili anche al prestito presso la biblioteca. Sono attualmente in corso interventi a cura della Regione per il riordino delle carte e la catalogazione dei periodici, mentre la biblioteca di Baldini è stata interamente catalogata ed è disponibile alla consultazione in sede.

Per onorare questo importante anniversario, proprio domenica 6 novembre sarà pubblicata nuovamente sulla pagina Facebook della biblioteca la registrazione della giornata di studi dedicata a Baldini, tenutasi in biblioteca il 26 novembre 2021. Nell’occasione l’attore e regista Roberto Mercadini aveva letto e commentato passi scelti dal “Michelaccio”, il libro più celebre di Antonio Baldini, pubblicato per la prima volta a Roma nel 1924 dalla Ronda, il periodico che lui stesso aveva contribuito a fondare.

Per informazioni sulle pubblicazioni della collana Baldini, per conoscere i documenti disponibili o prendere un appuntamento, è possibile contattare la biblioteca scrivendo a biblioteca.baldini.fondi@focusantarcangelo.it.

 

Antonio Baldini (Roma 1889-1962) – Figlio del conte romagnolo Gabriele Baldini e di Sofia Alkaique (livornese di origine ebrea), dopo aver conseguito la maturità classica si iscrisse alla Facoltà di Lettere presso l'Università di Roma, dove si laureò nel 1916. Il legame con la terra d’origine, rimasto forte nel tempo, è stato poi ribadito dalla decisione degli eredi che hanno donato alla biblioteca comunale di Santarcangelo la biblioteca privata, ricca di oltre 11.000 volumi, e l’archivio dello scrittore, composto da carte e appunti di lavoro, stampe, corrispondenze, dattiloscritti delle opere e degli articoli, materiali iconografici. Il fondo è stato poi incrementato con opere di e su Baldini editate dopo la morte.

Combattente della guerra 1915-1918 e decorato al valore, Baldini fu tra i fondatori della Ronda insieme a Emilio Cecchi, Vincenzo Cardarelli e Riccardo Bacchelli ed esordì nel 1914 con il racconto lirico-simbolico “Pazienze e impazienze del Maestro Pastoso”; collaboratore dei maggiori giornali (dal 1924 del Corriere della sera) e periodici italiani, redattore capo dal 1931 della Nuova Antologia, di cui divenne il direttore letterario; nel 1950 fu nominato presidente della Quadriennale d’arte di Roma; già accademico d’Italia, dal 1953 era socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei, che nel 1957 gli conferì il Premio Feltrinelli per le Lettere.

Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:36

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