Descrizione
Il distretto agroalimentare della Valle dell’Uso, con alcune delle sue aziende agricole protagoniste di progetti all’avanguardia nella produzione e commercializzazione dei prodotti dell’ortofrutta, è stato al centro della visita dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che si è tenuta nel pomeriggio di ieri (martedì 25 gennaio).
Accompagnata dalla sindaca Alice Parma e dall’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti, la visita è partita dal Museo Etnografico, dove la vicesindaca Pamela Fussi e la direttrice dei Musei comunali Elena Rodriguez hanno accolto l’assessore regionale per una visita alla collezione permanente e un confronto sulle possibilità di sviluppo futuro del museo, anche in seguito al prossimo intervento di ristrutturazione finanziato dal contributo di 1,4 milioni di euro del Pnrr.
Quattro invece le aziende agricole presenti lungo via Provinciale Uso dove l’assessore Mammi e gli amministratori comunali si sono recati per vedere da vicino alcune delle realtà che grazie a progetti innovativi hanno saputo cogliere sia gli incentivi per lo sviluppo previsti della Regione Emilia-Romagna che le opportunità di ampliamento e ammodernamento rese possibili dagli strumenti urbanistici adottati negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale.
Progetti innovativi che hanno permesso alle aziende agricole di ampliare e diversificare la propria attività, con la vendita diretta al pubblico di ortofrutta a chilometro zero, ma soprattutto attraverso la lavorazione e il confezionamento di prodotti da collocare su un mercato più ampio. Fattori di sviluppo che hanno richiesto nuovi e significativi investimenti che stanno portando, inoltre, i giovani a inserirsi in queste realtà imprenditoriali come protagonisti accanto ai genitori.
Il percorso all’interno della Valle dell’Uso è iniziato dall’azienda agricola L’Arcangelo che coltiva frutta, vigne e ortaggi. Oltre a disporre di uno spazio per la vendita diretta al pubblico, l’impresa ha di recente presentato un progetto di ampliamento e ammodernamento per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti.
Anche l’azienda agricola Fabbri – specializzata nella produzione di fragole, pesche, cachi e albicocche – grazie ai piani di sviluppo aziendale si è potuta dotare degli spazi necessari per sviluppare la produzione e la commercializzazione su ampia scala dei propri prodotti (capannoni per la prima lavorazione, celle frigorifere).
Sulla stessa lunghezza d’onda l’azienda agricola Scarpellini, che ha ampliato l’attività grazie ai nuovi spazi per il deposito, la lavorazione e la trasformazione dei prodotti, accanto agli spazi per la vendita diretta al pubblico e una piccola attività di gastronomia.
L’ultima tappa al frantoio Paganelli, un’eccellenza nella produzione di olio extra vergine di oliva, sia con lavorazioni tradizionali sia con uno spirito innovativo capace di dar vita a oli aromatizzati, che valgono sempre nuovi riconoscimenti regionali e nazionali alla storica azienda agricola presente nella frazione di Stradone.
Per l’assessore regionale Mammi, “Il sostegno alle imprese agricole è fra le priorità della Regione, che su questo fronte impegna risorse proprie e fondi provenienti dall’Unione Europea: misure che proseguiranno coi nuovi investimenti per le imprese agricole nelle prossime settimane per un valore che si attesta a 120 milioni di euro e l’impegno di mettere a bando tutti i 408 milioni di euro del Programma di Sviluppo Rurale entro l’estate. Le aziende agricole che ho avuto modo di visitare dimostrano quanto sia importante la combinazione fra un’imprenditoria innovativa e intergenerazionale e l’attenzione dell’Amministrazione comunale di Santarcangelo, che dal punto di vista della pianificazione può rappresentare un modello esportabile anche in altri territori”.
“La Valle dell’Uso si sta sempre più caratterizzando come un vero e proprio distretto agroalimentare, con imprese che hanno saputo trasformare la loro attività sfruttando al meglio le opportunità di sviluppo messe in campo da Regione e Comune”, affermano la sindaca Parma e l’assessore Sacchetti. “Grazie agli strumenti urbanistici adottati dall’Amministrazione comunale, abbiamo infatti dato a queste aziende la possibilità di mettere sul mercato nuovi prodotti e creare nuova occupazione, a partire dai figli dei titolari che anziché abbandonare la campagna hanno scelto di diventare a loro volta imprenditori. Quello di ieri è un primo passaggio in alcune delle aziende che stanno attuando progetti di sviluppo – concludono – e in futuro ci sarà sicuramente occasione per una nuova visita ad altre realtà del nuovo distretto agroalimentare”.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:37