Descrizione
Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria per le Vittime della Shoah, 77° anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz. Anche quest’anno, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, a Santarcangelo si svolgeranno numerose iniziative a partire da giovedì 20 gennaio.
Aprirà infatti al pubblico proprio il 20 gennaio la mostra “Árpád Weisz, una storia di sport e razzismo”, realizzata dal Museo ebraico di Bologna a partire dal volume a fumetti “Arpad Weisz e il Littoriale” di Matteo Matteucci (Edizioni Minerva 2017). Nelle suggestive tavole illustrate è narrata la vicenda dell’allenatore ebreo ungherese, che dopo i successi sulle panchine di Inter e Bologna – compresi tre scudetti – è costretto a lasciare l’Italia con l’entrata in vigore delle leggi razziali, per poi essere deportato ad Auschwitz dove muore nel 1944.
La mostra – promossa da Amministrazione comunale, fondazione FoCuS, biblioteca Baldini, Museo ebraico di Bologna ed Edizioni Minerva – sarà visitabile fino al 20 febbraio negli orari di apertura della biblioteca (lunedì, martedì e giovedì dalle 13 alle 19, mercoledì, venerdì e sabato dalle 8,30 alle 13,30). Per partecipare alle iniziative della Baldini sono necessarie la Certificazione verde Covid-19 rafforzata (super green pass) e la mascherina modello Ffp2.
Nel giorno della ricorrenza, giovedì 27 gennaio, si svolgeranno tre iniziative: alle ore 9 la commemorazione istituzionale presso la targa ai deportati, con la sindaca Alice Parma, l’Anpi e le associazioni combattentistiche alla presenza delle scuole primarie, compatibilmente con l’evoluzione della situazione sanitaria.
Sempre in mattinata è in programma l’incontro dello storico Carlo Greppi – fondatore dell'associazione Deina e membro del Comitato scientifico dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri – con alcune classi della scuola media Franchini, a cura dell’Anpi di Santarcangelo. Nell’ambito del progetto “Femí – Bambini della Costituzione”, l’associazione Supernova Santarcangelo proporrà invece a tutte le scuole primarie un video ispirato alle tante esperienze raccontate sulla deportazione, pensato per i più piccoli in collaborazione con l’Anpi.
Nella serata di giovedì 27 gennaio, alle ore 21 presso la biblioteca Baldini, si svolgerà infine un incontro di approfondimento sulla mostra “Árpád Weisz, una storia di sport e razzismo”, alla presenza dell’autore del graphic novel Matteo Matteucci e di Francesca Panozzo del Museo ebraico di Bologna.
Sabato 29 gennaio spazio invece alla musica con il ritorno del gruppo “Siman Tov Quintet”, protagonista di un concerto di musica klezmer in apertura della rassegna “Musica Maestri!”, promossa dalla scuola comunale di musica Giulio Faini. Alle ore 21 presso il teatro Lavatoio saliranno sul palco Fabrizio Flisi (pianoforte), Tiziano Paganelli (fisarmonica), Federico Lapa (percussioni), Gioele Sindona (violino e voce) e Stefano Bertozzi (clarinetto).
Dopo un’esibizione degli studenti della scuola, il quintetto – attivo da oltre 15 anni – proporrà un repertorio di musiche della tradizione ebraica intervallate da letture sulla Shoah: un viaggio fra musica e parole per riflettere su quanto accaduto nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Il biglietto d’ingresso è 12 euro (ridotto a 10 euro per under 12, over 65 e persone disabili) ed è consigliata la prenotazione al numero 328/7094349, anche con un messaggio WhatsApp. Per partecipare sono necessarie la Certificazione verde Covid-19 rafforzata (super green pass) e la mascherina modello Ffp2.
L’ultimo appuntamento per la Giornata della Memoria 2022 è nuovamente in biblioteca: sabato 5 febbraio alle ore 15,30, infatti, alla Baldini sarà proiettato il film “Il pianista” di Roman Polański nell’ambito della rassegna “Cinema e psicanalisi” a cura di Maurizio Cottone, Francesca Baldini e Massimo Eusebio.
Le iniziative per la Giornata della Memoria sono organizzate con il coordinamento del Comitato cittadino antifascista, tavolo di lavoro presieduto dalla sindaca Alice Parma che riunisce Amministrazione comunale, Anpi e associazioni combattentistiche del territorio, istituti culturali, enti pubblici, scuole e forze politiche locali.
Árpád Weisz – Nato a Solt (Ungheria) nel 1896, dopo aver vinto il campionato nel 1930 con l’Ambrosiana-Inter, dal 1935 al 1938 porta il Bologna – la squadra rossoblù “che tremare il mondo fa” – a conquistare per due volte consecutive lo scudetto e la prestigiosa Coppa del Torneo dell’Esposizione di Parigi. Calciatore esperto e allenatore carismatico, Weisz mostra grande perspicacia nelle strategie di gioco, oltre a essere empatico e comunicativo con le sue squadre, sempre e comunque appassionato. La straordinaria carriera di Weisz si interrompe bruscamente nel gennaio del 1939, quando, a seguito delle leggi razziali del 1938, è obbligato a lasciare l’Italia con la moglie Elena e i figli Roberto e Clara, cercando riparo a Parigi. Ma la Francia non può offrire sicurezza e stabilità alla famiglia, che nel febbraio del 1939 arriva nella cittadina olandese di Dordrecht, dove la squadra di calcio locale necessita di un allenatore per evitare la retrocessione. Ma anche nell’Olanda occupata dall’esercito tedesco iniziano le discriminazioni degli ebrei e le deportazioni. Le SS arrestano la famiglia Weisz nell’agosto 1942: Elena, Roberto e Clara, deportati ad Auschwitz, vi trovano subito la morte. Árpád passa prima da un campo di lavoro in Alta Slesia, poi ad Auschwitz, dove muore di stenti il 31 gennaio 1944.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:36