Descrizione
In biblioteca un momento di approfondimento con la presentazione del libro di Stefano Pivato, al Museo etnografico il dialetto di Nino Pedretti, l’aperitivo agricolo e i laboratori per bambini dell’Arca di Santarcangelo, al Supercinema film drammatici e d’avventura: tutti gli appuntamenti del fine settimana a Santarcangelo.
Dopo la presentazione di “Storia sociale della bicicletta” nel 2020, giovedì 13 ottobre alle 21 il professor Stefano Pivato torna alla Baldini con il suo libro “Tifo. La passione sportiva in Italia”, scritto a quattro mani con Daniele Marchesini, che tra letteratura e giornalismo storico, documenti e film, racconta la società italiana attraverso il filtro dello sport.
La presentazione del libro “Lunga è la notte che non trova mai giorno” dello storico presidente dell’istituto “Rino Molari” Bruno Bartoletti, originariamente in programma sabato 15 ottobre alle 17 in biblioteca, è invece rinviata a data da destinarsi.
Il legame tra dialetto e oggetti della tradizione romagnola torna ad animare i pomeriggi del Museo etnografico con un nuovo appuntamento della rassegna “Mètt… in poesia”: sabato 15 ottobre alle 17,30 la “caccia al tesoro” degli oggetti etnografici e delle tradizioni nelle poesie del nostro territorio sarà dedicata a Nino Pedretti. Saranno Germana Borgini, Gilberto Bugli, Sergio Lepri, Attilia Pagliarani e Dauro Pazzini, accompagnati dalla scuola comunale di musica “Giulio Faini” di Santarcangelo, a leggere le opere del poeta santarcangiolese più legate alla storia, agli usi e costumi della tradizione popolare romagnola. Al termine delle letture è previsto un piccolo brindisi.
Nell’ambito del progetto l’Arca di Santarcangelo sono ancora aperte, invece, le iscrizioni al laboratorio dell’artista Gola Hundun, che insegnerà a bambine e bambini (dagli 8 ai 12 anni) come costruire un nido per uccelli: l’obiettivo è quello di sensibilizzare sull’impatto dell’inquinamento sui piccoli ecosistemi, conoscere meglio le specie di volatili che abitano la zona e imparare a modellare la creta. Al termine del laboratorio, i nidi verranno installati negli spazi del Met insieme all’artista. Per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 0541/624703 (dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13) o via mail a focus@focusantarcangelo.it.
Il laboratorio si terrà domenica 16 ottobre (ore 14,30) in concomitanza con l’aperitivo e il mercato agricolo di AmarMet (ore 17,30) e – per il progetto l’Arca di Santarcangelo – l’incontro con la foodblogger Federica Gif e alcuni nutrizionisti sul tema dell’alimentazione salutare e sostenibile (ore 17). In contemporanea all’evento – realizzato anche nell’ambito della campagna Fattorie Aperte 2022 – è previsto anche “Unforgettable dj set” all’insegna di musica jazz, soul e bossa nova.
Tre i film in programma al Supercinema nei prossimi giorni: “Le buone stelle – Broker” di Hirokazu Kore’eda dal 13 al 15 ottobre alle 21,15 e domenica 16 alle 19,15 e 21,30, “Il colibrì” di Francesca Archibugi dal 14 al 19 ottobre alle 21 e domenica 16 alle 19 e 21,15, “Everything everywhere all at once” di Daniel Kwan e Daniel Scheinert dal 17 al 19 ottobre alle 21,15.
Martedì 18 ottobre, infine, la Baldini ospiterà un nuovo appuntamento promosso dal Centro per le Famiglie Valmarecchia e dedicato a educatori, genitori e nonni: alle 20,45 la psicologa-psicoterapeuta Federica Mussoni condurrà l’incontro “Io chi sono? Come aiutare gli adolescenti a costruire una propria identità”, che verrà trasmesso in diretta streaming anche sulla pagina Facebook del Centro per le Famiglie.
“Tifo. La passione sportiva in Italia” (da www.ilmulino.it) – L’Italia, patria dei campanilismi, anche sportivi, tiene a battesimo negli anni Venti del Novecento il vocabolo «tifo». Quale che sia la sua origine, il tifo non si esaurisce nei cori intonati sugli spalti o a bordo ring per i propri beniamini: a mano a mano che da fenomeno d’élite lo sport diviene manifestazione di massa, tende a trasformarsi in una passione che ha molto in comune con la vita e la morte, l’amore e l’odio. I campioni entrano nella vita quotidiana delle persone, ne nutrono l’immaginario e vivono nel mito. Stadi, velodromi, palazzetti dello sport sono i templi dove si celebra un rito pagano, mentre le salite del ciclismo diventano luoghi di pellegrinaggio ai quali avvicinarsi con emozionata deferenza. In questo libro letteratura e giornalismo d’epoca, memorie e documenti, film, canzoni, e perfino i gadget compongono un racconto corale e popolare della società italiana.
Lunga è la notte che non trova mai giorno (da www.ibs.it) – Lunga la notte che non trova mai giorno vuol essere un libro di speranza così annotato in copertina: Il chiarore luminoso dell'alba preannunciava una splendida giornata di sole. E potrebbe essere anche un libro della memoria. Le due sezioni che compongono il libro – Il richiamo del mare e Non aspettarmi: la notte è bianca e nera - rappresentano il viaggio a ritroso nel tempo per riprovare il senso delle proprie radici. Così, in una buia notte di dicembre, un uomo esce di casa e si incammina a piedi in una sconosciuta città alla ricerca del senso dei giorni, fino a giungere nell'immensità della notte in prossimità degli scogli, là dove un tempo soleva venire, non d'estate, ma in inverno, quando il mare si increspava e mugghiava. Non aspettarmi: la notte è bianca e nera raccoglie invece lettere d'amore ritrovate e portate alla luce, la cui conclusione lascia aperto ancora un dubbio: Me ne andai che era quasi notte e nell'allontanarmi fui sorpreso a guardare le stelle. L'uomo nemmeno più ricorda il nome della ragazza, né la sua storia, ma ha solo squarci perduti dei tempi dell'infanzia e della propria terra, così nuda e avara di raccolti, e quell'addio su quel treno nella pioggia battente.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:35