Descrizione
Il 25 Novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: anche quest’anno, nonostante la difficile situazione determinata dalla pandemia, l’Amministrazione comunale vuole cogliere l’occasione di questa data per proporre alcune iniziative e spunti di riflessione sul tema.
Da lunedì 23 a mercoledì 25 novembre, quindi, in vari punti del territorio comunale si svolgerà “Sisterhood”, un’opera d’ascolto realizzata da Teatro Patalò in collaborazione con Focus, Pro Loco Santarcangelo e Città Viva: undici artiste interpreteranno i testi di alcune autrici fondamentali per innescare un pensiero sulla rimozione delle donne nel tessuto culturale e sulla violenza quotidiana delle parole e dei comportamenti.
Nascerà così un’orazione, un’invettiva, una preghiera laica. Un canto di sorellanza e una chiamata al rispetto per i diritti umani attraverso la voce, che proviene dal corpo e va a toccare altri corpi, ora lontani. Nei tre giorni dell’iniziativa, infatti, l’opera d’ascolto sarà trasmessa durante alcune azioni “invisibili” ma udibili in città: altoparlanti, filodiffusione, messaggi via smartphone e social, fino all’ultima trasmissione il 25 novembre.
Accanto a questi eventi principali – pensati per essere realizzati in assenza di pubblico – si svolgeranno una serie di azioni collaterali per alimentare il pensiero critico: collaborazione con i docenti di educazione civica, condivisione via web e social di contenuti d’informazione e approfondimento già a partire da mercoledì 18 novembre, realizzazione di un breve documentario e di un podcast.
Oltre a “Sisterhood”, in occasione del 25 Novembre l’Amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa “Orange the world”, lanciata da Un Women (Ente delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne) e promossa in Provincia di Rimini dal Soroptimist Club International.
Dal 25 novembre al 10 dicembre – anniversario della Dichiarazione dei diritti umani – la Torre civica di Santarcangelo sarà illuminata di arancione, già da qualche anno scelto come colore-simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere, un rifiuto corale della violenza per dare voce con forte impatto simbolico anche alle “presenze silenziose”.
“In questo momento in cui non è possibile realizzare spettacoli abbiamo pensato a una serie di azioni per riuscire a coinvolgere comunque la cittadinanza, anche attraverso le tecnologie digitali, con un’opera diffusa udibile in più luoghi del territorio comunale” afferma la vice sindaca e assessora alle Pari opportunità, Pamela Fussi. “La scelta della voce come tema portante dell’iniziativa va intesa come un invito ad ascoltare, un atto che riteniamo importante anche per prevenire la violenza di genere e riuscire ad aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà”.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:26