Descrizione
Si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri (lunedì 5 agosto) l’incontro tra l’Amministrazione comunale, le Direzioni didattiche e i rappresentanti dei genitori della scuola media Franchini e del Primo Circolo in merito allo spostamento di dieci classi a causa dei ritardi nei lavori alla palazzina B della succursale Saffi.
L’ipotesi alla quale ha lavorato in queste settimane l’Amministrazione comunale – a conoscenza del problema dai primi giorni di luglio – prevede lo spostamento di sei classi (tre seconde e tre prime) alla scuola primaria Pascucci, mentre le restanti quattro classi interessate (tutte terze) potrebbero essere trasferite temporaneamente alla scuola primaria Ricci di San Vito. In entrambi i casi la disposizione delle aule e degli spazi accessori alla didattica, nonché i percorsi di entrata e uscita dagli edifici, saranno organizzati in modo che non ci sia commistione tra alunni delle medie e delle primarie, con garanzia totale dei percorsi educativi didattici in termini di sicurezza e qualità.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate anche le variazioni relative al trasporto scolastico concordate con Start Romagna: senza rilevanti variazioni negli orari di partenza e arrivo né spese aggiuntive a carico delle famiglie, un mezzo dedicato sarebbe a disposizione degli studenti destinati a San Vito sia per l’andata che per il ritorno da scuola, mentre per gli alunni trasferiti alla Pascucci sarà sufficiente restare sull’autobus una fermata in più per raggiungere piazza Ganganelli.
“L’ipotesi che vi abbiamo prospettato – ha spiegato il sindaco Filippo Sacchetti ai rappresentanti – soddisfa un criterio di sostenibilità e tre importanti requisiti: sono state individuate le migliori strutture possibili per la didattica a disposizione dell’ente, che consentono di mantenere invariate forma e sostanza della didattica stessa alle medesime condizioni della scuola originaria, e si trovano in una posizione della città che per essere raggiunta non richiede modifiche rilevanti al trasporto a cui sono abituati ragazzi e ragazze”.
I rappresentanti dei genitori hanno espresso la richiesta di lavorare anche a soluzioni alternative per trovare altri spazi destinati ai ragazzi delle terze nell’ambito del capoluogo, quali altri edifici o prefabbricati. Rispetto alla possibilità di collocare le classi in altri edifici nella disponibilità del Comune, gli amministratori e i tecnici avevano già provveduto a fare un controllo capillare sulle proprietà, nessuna delle quali è risultata idonea a ospitare le attività didattiche se non mediante importanti e lunghi interventi di adeguamento degli spazi.
L’Amministrazione comunale aveva già vagliato anche la possibilità di installare temporaneamente dei prefabbricati alla Franchini – già utilizzati nel periodo della pandemia – che tuttavia è meno sostenibile economicamente e adeguata dal punto di vista della didattica rispetto allo spostamento delle classi negli edifici scolastici già presenti sul territorio. Alla luce delle richieste dei genitori, l’Amministrazione comunale ha però assicurato che eseguirà un ulteriore approfondimento, sia per verificare la sostenibilità finanziaria sia per accertarsi della fattibilità in termini di tempi di consegna e installazione.
Proprio per proseguire il percorso condiviso in una situazione imprevista, il sindaco Filippo Sacchetti ha invitato i rappresentanti a un nuovo momento di confronto, che sarà fissato nella settimana dopo Ferragosto per verificare lo stato di avanzamento dei lavori alla palazzina B della scuola Saffi e individuare la soluzione più idonea, sostenibile e causa di minori disagi possibili a ragazzi e genitori.
“Nel frattempo – hanno assicurato sindaco e assessori – proseguiremo anche la dialettica con la ditta incaricata dei lavori. Il cantiere è attivo e operativo ma non procede secondo i tempi prefissati, che erano stati rispettati dall’impresa edile che lo scorso anno aveva effettuato l’adeguamento sismico alla palazzina A. Nelle prossime settimane continueremo ad agire di concerto con la direzione lavori per fare in modo che la ditta termini l’intervento il prima possibile. Qualora non siano rispettati i termini di conclusione delle opere, l’Amministrazione comunale prenderà tutte le misure necessarie al fine di tutelare al massimo gli interessi dell’ente e della cittadinanza”.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:51