Descrizione
Viste le prolungate condizioni di allerta smog, con l’inquinamento atmosferico ai massimi ormai da settimane, la Regione Emilia-Romagna ha varato il nuovo Piano aria 2030, che conferma e amplia le misure previste dal precedente Pair.
Anche a Santarcangelo, dunque, dal 1° al 31 marzo saranno in vigore limitazioni temporanee alla circolazione dei veicoli a motore per ridurre l’inquinamento atmosferico da Pm10. Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 18,30, in particolare, il divieto di circolazione nei centri abitati sarà esteso dal capoluogo alle frazioni – escluse le principali arterie della viabilità sovracomunale elencate nell’ordinanza e le vie di accesso all’ospedale Franchini – con veicoli privati a benzina fino a euro 2, a gpl o metano fino a euro 1, a diesel fino a euro 4, nonché con motocicli fino a euro 1.
Oltre ai veicoli elettrici e ibridi, sono esentati dalle limitazioni quelli con tre persone a bordo, i mezzi di emergenza e soccorso, a servizio di persone invalide con apposito contrassegno, quelli del trasporto pubblico locale e i veicoli degli operatori dei mercati settimanali, nonché altre categorie speciali elencate nell’ordinanza comunale pubblicata di seguito.
Per quanto riguarda invece il riscaldamento, sempre nel mese di marzo sarà vietato utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (come ad esempio camini e stufe) ad alto impatto emissivo sotto la certificazione a 4 stelle, nonché installarne di nuovi inferiori alla classificazione a 5 stelle. La temperatura massima del riscaldamento non dovrà superare i 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto e nelle attività commerciali, che dovranno chiudere le porte con il riscaldamento acceso per evitare dispersioni termiche. Nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali invece la temperatura non dovrà superare i 17°C, mentre queste misure non si applicheranno a ospedali, case di cura, scuole e spazi per attività sportive.
Vietati inoltre gli abbruciamenti di residui vegetali, agricoli o forestali anche a scopo di intrattenimento – compresi fuochi d’artificio e falò tradizionali – se non su espressa autorizzazione del Comune. Ai proprietari di terreni agricoli è consentita la deroga per la combustione sul posto in piccoli cumuli non superiori a tre metri cubi per ettaro al giorno per soli due giorni complessivi, nelle zone non raggiunte dalla viabilità ordinaria e solo se nella zona non è stata attivata la misura emergenziale per la qualità dell’aria e non sia disposto lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi.
Infine, le misure previste per l’agricoltura e gli allevamenti stabiliscono, in caso di attivazione delle misure emergenziali, il divieto di spandimento dei liquami zootecnici senza interramento immediato o iniezione diretta al suolo, salvo deroghe per sopraggiunto limite di stoccaggio verificato dall’autorità competente al controllo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Arpae: https://www.arpae.it/it/temi-ambientali/aria/liberiamo-laria/liberiamo-laria
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:51