Descrizione
Dopo i lavori per il completamento degli scavi archeologici in piazza Balacchi e il restauro dei ritrovamenti realizzati dalla società specializzata Phoenix Archeologia, dalla prossima settimana prenderà avvio l’intervento di riqualificazione e valorizzazione dell’intera piazza e della sottostante casamatta.
Nel dettaglio, da lunedì 12 settembre fino ai primi giorni di novembre, la ditta Canghiari costruzioni srl, affidataria dei lavori, effettuerà la demolizione e il rifacimento della pavimentazione di piazza Balacchi con pietra di selce analoga all’esistente. Dal 19 settembre, invece, inizieranno i lavori per la rimozione del terreno circostante la casamatta e la successiva realizzazione delle fondazioni della struttura in ferro interna. In questo caso la durata dell’intervento è dell’ordine di una decina di giorni.
Nelle aree interessate dallo svolgimento dei lavori, sono previste alcune modifiche alla circolazione del traffico. Dal 12 settembre al 4 novembre l’area di piazza Balacchi compresa tra il civico 11 e via Saffi sarà interdetta al traffico, mentre fra i civici 11 e 9 entrerà in vigore il doppio senso di marcia: da via Pio Massani i mezzi potranno dunque arrivare fino all’altezza dell’ingresso alla Collegiata, fare inversione di marcia e procedere nuovamente in via Pio Massani proseguendo in Contrada dei Fabbri o in via Saffi (nel periodo non oggetto di chiusura della via stessa). La sosta sarà vietata in tutta la piazza, ma l’area interessata dall’intervento sarà comunque percorribile attraverso un percorso pedonale protetto.
Dal 19 al 30 settembre saranno invece vietati transito e sosta in via Saffi: i mezzi provenienti da via Pio Massani dovranno quindi obbligatoriamente proseguire in Contrada dei Fabbri, ma sarà comunque allestito un percorso protetto per garantire l’attraversamento pedonale delle aree interessate dall’intervento.
Il progetto di riqualificazione di piazza Balacchi e di restauro della sottostante casamatta consentirà di far conoscere e valorizzare una delle scoperte più interessanti degli ultimi anni della Santarcangelo sotterranea. Da sempre considerata una “nevaia”, in realtà la grotta semicircolare rinvenuta nel 1998 in via Saffi si è rivelata una casamatta che faceva parte della struttura difensiva risalente al Millequattrocento, quando il borgo venne ingrandito e circondato da mura completate nel 1447 da Sigismondo Pandolfo Malatesta.
La riqualificazione di piazza Balacchi con la contemporanea valorizzazione dei reperti archeologici venuti alla luce permetterà di realizzare un accesso alla casamatta, consentendo di visitare la porzione di mura malatestiane rinvenute.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:37