L’associazione Paolo Onofri dona nuove attrezzature all’Ospedale di Comunità Santarcangelo

Il comunicato stampa di Ausl Romagna

Data :

24 maggio 2022

Municipium

Descrizione

Non si ferma la solidarietà dell’Associazione Paolo Onofri, presieduta dal dott. Giorgio Ioli, nei confronti dell’ospedale di Santarcangelo, che è intervenuta questa volta a sostegno dell’Osco con la donazione di nuovi dispositivi.

Si tratta di un microonde e di un frigorifero donati all’Ospedale di Comunità, recentemente inaugurato, che serviranno per aumentare il benessere e la funzionalità di tutto il reparto.

La cerimonia di consegna e ringraziamento si è tenuta questa mattina, presso l’Ospedale, in presenza della Sindaca di Santarcangelo Alice Parma, della Responsabile dell’Ospedale Catia Drudi, della direttrice Cure Primarie Rimini-Riccione Antonella Dappozzo, del Direttore del distretto Mirco Tamagnini, della Direttrice Infermieristica e tecnica di Rimini e Riccione Cristina Fabbri e dei Medici di Medicina Generale e infermieri che hanno la responsabilità assistenziale dell’OSCO.

“Queste nuove dotazioni - afferma Dappozzo - ci aiuteranno a migliorare la qualità dell’assistenza, puntiamo ad un potenziamento delle cure intermedie, che insieme alle case della salute e agli OSCO, consentirà di servire tutti i cittadini che accedono alla struttura di Santarcangelo. Siamo quindi davvero molto grati ai donatori”

“Questo ennesimo contributo testimonia – sottolinea Giorgio Ioli – l’impegno costante della Paolo Onofri, ad essere una associazione di prossimità per questo territorio e per questo Ospedale, che è sempre stato e resta un punto di riferimento per tutta la popolazione, per le diverse specialità. Dobbiamo ringraziare tutti i nostri donatori, che negli anni ci hanno aiutato a raccogliere i fondi necessari per sostenere le diverse attività, per un importo che si aggira ormai oltre 400 mila euro complessivi.”.

“La donazione della Paolo Onofri aggiunge nuova ricchezza all’OSCO – dichiara la sindaca Alice Parma – un nuovo servizio dell’ospedale Franchini, sempre più in linea con le esigenze del territorio. L’espressione ‘Ospedale di Comunità’, tra l’altro, non è soltanto il nome di un reparto, ma ci ricorda l’attenzione e l’attaccamento dei santarcangiolesi a questo presidio, che negli anni è stato arricchito di numerose dotazioni grazie all’impegno della Paolo Onofri e alla generosità di tanti cittadini e cittadine di Santarcangelo”.

Inserito all’interno dell’edificio che ospita sia l’ospedale Franchini che la Casa della Salute, l’Ospedale di Comunità di Santarcangelo è stato inaugurato il 16 Novembre 2021.

Dotato di 12 posti letto per l’accoglienza temporanea di Utenti residenti nel Distretto di Rimini, la struttura ha segnato una svolta nell’offerta dell’Assistenza Territoriale e precisamente della rete delle “Cure Intermedie”,  allo scopo di assicurare interventi sanitari a bassa intensità clinica e assistenza infermieristica continuativa finalizzata al miglior recupero delle condizioni di salute e  dell’autonomia per quegli Utenti che non necessitano di prestazioni proprie di un’unità di degenza per acuti ma che non possono essere assicurate in ambito domiciliare.

L’Osco svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità da una parte di evitare ricoveri ospedalieri impropri e dall’altra di favorire il rientro nel contesto domiciliare, supportando al meglio il processo di dimissione dall’ospedale.

La gestione e l’assistenza nell’Ospedale di Comunità sono centrate sulla Persona e focalizzate su una dimensione il più possibile simile a quella del domicilio.

Viene garantito un approccio multidisciplinare e multiprofessionale alla Persona e alla sua famiglia, perseguendo la massima integrazione delle diverse competenze, fra cui spiccano quelle riabilitative e sociali.

Il modello organizzativo dell’Ospedale di Comunità di Santarcangelo prevede una gestione infermieristica e l’assistenza garantita dalla presenza continuativa di un’équipe composta da 9 infermieri, di cui 1 Case Manager, 2 terapisti della riabilitazione e 6 OSS. La responsabilità della Struttura per quanto concerne l’organizzazione e la qualità dell’assistenza, è in carico a un Responsabile Infermieristico, mentre la responsabilità clinica è esercitata da 6 Medici di Medicina Generale del Nucleo di Cure Primarie di Santarcangelo, presenti quotidianamente dal lunedì al sabato e coordinati da un Referente Clinico.

I dati di ricovero, influenzati dalla chiusura temporanea durante la pandemia, riguardano 50 Utenti con una degenza media di 21 giorni, di cui un 90% provenienti da reparti ospedalieri e un 10% dal domicilio.

L’età media è di 82 anni e i ricoveri sono riconducibili principalmente alla necessità di riattivazione motoria e supporto riabilitativo, volto al recupero delle autonomie residue, nonché a necessità di presa in carico di pazienti fragili con problematiche socio-familiari, di adeguamento ambientale e infine a necessità di preparazione dei familiari che dovranno prendersi cura del paziente una volta rientrato al proprio domicilio.

Alla dimissione, più della metà degli utenti è tornato al domicilio; l’altra parte è stata inserita in una struttura residenziale e tre pazienti sono stati centralizzati verso reparti per acuti in seguito a peggioramento e instabilità clinica.

L’OSCO di Santarcangelo è una struttura nuova, che sta rapidamente crescendo con l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per la comunità cittadina e provinciale, per aumentare la variabilità dell’offerta assistenziale territoriale, qualificandola ulteriormente, con una valida e adeguata alternativa al ricovero ospedaliero.

Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:38

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