Le persone più fragili al centro della comunità
Ultima modifica 19 luglio 2024
L’attenzione alla dimensione sociale che ha caratterizzato l’azione dell’Amministrazione comunale fin dal 2014 si è consolidata con il rafforzamento dei servizi dedicati alle persone più fragili, ampliati e rinnovati nel segno dell’innovazione.
Tra le principali novità, l’apertura dell’emporio solidale “U i è da magné” e l’evoluzione delle politiche abitative grazie alla ristrutturazione di due caselli dell’ex ferrovia Santarcangelo-Urbino, mentre in Unione dei Comuni ha preso avvio l’attività dell’Osservatorio sociale della Valmarecchia.
LE NUOVE FORME DELLA SOLIDARIETÀ
Inaugurato a ottobre 2022, l’emporio solidale “U i è da magné” gestito dai volontari CiViVo distribuisce alimenti e altri beni di prima necessità alle famiglie seguite dai Servizi sociali, accogliendo le donazioni di chi vuole contribuire a sostenere le persone che si trovano in un momento di difficoltà.
Il cibo è al centro anche della rassegna “D(i)ritti a tavola”, che ha favorito l’incontro tra culture diverse nell’ambito del Sistema di accoglienza e integra- zione (Sai), raccogliendo simbolicamente il testimone dall’iniziativa musicale “Connessioni invisibili”.
Il servizio Sai, ampliato a 34 posti anche per far fronte all’emergenza Ucraina, supporta l’integrazione scolastica grazie al servizio di mediazione sociale, culturale e linguistica, con oltre 500 accessi l’anno e un investimento di circa 70mila euro da parte del Comune.
Un altro evento che mette le persone più fragili al centro della comunità è la Festa della Solidarietà, organizzata dalla Consulta del Volontariato, che a settembre 2023 ha raccolto 21mila euro per le popolazioni della Romagna colpite dall’alluvione grazie all’iniziativa “Santarcangelo c’è”.
LA CRESCITA DELLE POLITICHE ABITATIVE
Mentre è rimasto costante il sostegno al pagamento dell’affitto per le famiglie in difficoltà – attraverso i 60mila euro annui del fondo di locazione – le politi- che abitative hanno conosciuto un ulteriore salto di qualità grazie al progetto di ristrutturazione di due caselli dell’ex ferrovia Santarcangelo-Urbino finanziato dal Pnrr.
Il casello di via Rughi accoglierà persone con disabilità inserite in percorsi di autonomia, mentre lo stabile di via Celletta dell’Olio ospiterà persone senza dimora, in situazioni di marginalità e di povertà estrema che saranno affiancate in un percorso di accompagnamento sociale.
Proprio questo intervento porterà da 10 a 15 i posti disponibili nell’ambito del progetto “housing first”, che nel frattempo si è rafforzato grazie al percorso intrapreso nell’ambito del Distretto socio-sanitario di Rimini nord: la sperimentazione avviata con successo a Santarcangelo, infatti, sarà estesa anche ai Comuni del circondario.
L’inaugurazione dei due nuovi alloggi popolari a San Martino dei Mulini – ristrutturati con 375mila euro – non ha messo in secondo piano la manutenzione del patrimonio Erp esistente: tra 2019 e 2024, per i lavori di efficientamento energetico, cambio ascensori, adeguamento sismico e sostituzione infissi, sono state impiegate risorse per quasi 1 milione di euro.
UNA RETE DI SERVIZI SEMPRE PIÙ SOLIDA
A fronte delle novità introdotte, non è venuto meno l’impegno nelle tradizionali aree di intervento del sociale: dagli anziani ai minori, dalle persone con disabilità alle fragilità economiche, che possono contare su una rete di servizi sempre più solida e capillare.
Negli ultimi cinque anni, per sostenere le persone e le famiglie che si sono trovate in una situazione di difficoltà – ad esempio nel pagamento delle bollette o delle tariffe per i servizi scolastici – sono stati stanziati complessivamente 450mila euro.
La rete dei servizi si è rafforzata con nuove figure professionali a supporto delle assistenti sociali, che hanno consentito di far fronte nel migliore dei modi ai circa 500 accessi annui registrati dallo Sportello sociale di Santarcangelo, in aggiunta alle oltre 400 persone seguite complessivamente nelle aree d’intervento anziani, disabilità e minori.
L’ATTENZIONE PER LA TERZA ETÀ
Il Centro sociale Franchini si conferma un punto di riferimento per la terza età, con iscritti in continuo aumento e tante iniziative particolarmente apprezzate dalla popolazione anziana, comprese “Anziani al mare”, il trasporto al mercato del venerdì e gli orti sociali.
Sostenuto da un contributo economico dell’Amministrazione comunale cresciuto da 12mila a 30mila euro nel 2023, il Centro sociale Franchini ha infatti raggiunto quota 423 iscritti lo scorso anno (+21% rispetto al precedente), coinvolgendo oltre 4.500 persone solo nelle 55 serate danzanti organizzate nel corso del 2023.
Tra le componenti più importanti dei servizi per gli anziani, l’assistenza domiciliare ha interessato circa 150 persone all’anno tra il 2019 e il 2024, per un totale di oltre 30mila ore e un investimento complessivo di 725mila euro.
Un centinaio invece le persone accolte in strutture per la terza età, che hanno potuto contare su uno stanziamento pubblico di 1.760.000 euro, mentre per gli assegni di cura – destinati alle famiglie che si occupano a domicilio di un anziano non autosufficiente – sono stati impiegati circa 628mila euro per una trentina di nuclei familiari l’anno nell’ultimo quinquennio.
LE PROPOSTE PER FAMIGLIE, BAMBINI E RAGAZZI
Genitori, bambini, ragazzi e insegnanti possono invece contare sul Centro per le famiglie, fulcro di attività che spaziano dall’infanzia all’adolescenza, dai laboratori ai corsi di formazione, dalla facilitazione linguistica alla mediazione culturale passando per l’aiuto compiti.
Oltre 8.200 gli accessi allo sportello di piazzale Esperanto, che ha coinvolto più di 13mila persone nei corsi su nascita, genitorialità, mediazione del conflitto, adolescenza e attività rivolte alla socializzazione delle famiglie: più di 1.000 gli interventi tra mediazione familiare, consulenza educativa e individuale, per un totale che sfiora i 2mila colloqui.
Quasi 300 le consulenze individuali dello psicologo di comunità, che lavora in rete con gli sportelli psicologici nelle scuole, mentre ai gruppi educativi territoriali e aiuto compiti hanno partecipato nell’arco di cinque anni 275 bambini e bambine, con un investimento di circa 250mila euro.
L’Educativa di strada – pensata per entrare in contatto con ragazzi e ragazze nei luoghi della loro socialità – ha incontrato quasi 400 giovani e ne ha coinvolti direttamente nell’attività 60 solo nella prima metà del 2022, con uno stanziamento complessivo per cinque anni pari a 125mila euro.
LE PERSONE CON DISABILITÀ TRA SOSTEGNO E AUTONOMIA
A Santarcangelo le persone con disabilità possono contare su una rete di servizi consolidata che abbraccia diversi aspetti, a cominciare dal sostegno eco- nomico per i 45 adulti inseriti in strutture residenziali o semi residenziali, che si è attestato su un totale di quasi 1,5 milioni di euro.
Hanno beneficiato dell’assistenza domiciliare di base 25 persone con un investi- mento pubblico di 315mila euro, mentre circa 400mila euro sono stati impiegati per l’erogazione continuativa di 15 assegni di cura ad altrettante famiglie.
L’assistenza educativa domiciliare ha interessato una cinquantina di bambini e ragazzi per oltre 6.500 ore negli ultimi cinque anni – 137mila euro l’investi- mento complessivo – mentre per il supporto educativo alla frequentazione dei centri estivi sono stati impiegati 100mila euro.
Sul fronte dell’autonomia, oltre al trasporto da e per i centri diurni, l’Amministrazione comunale ha sostenuto – anche in questo caso con l’importante contributo di risorse economiche regionali – l’impiego di 12 persone con disabilità nei centri socio-occupazionali con 315mila euro e lo svolgimento di 16 tirocini lavorativi con 168mila euro.
UNA SANTARCANGELO PIÙ ACCESSIBILE
L’Amministrazione comunale ha adottato l’accessibilità come criterio trasversale a qualsiasi intervento effettuato sul territorio, con particolare attenzione per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la creazione di spazi aperti fruibili da tutti.
L’impegno per rendere la città sempre più accessibile si è sviluppato anche grazie al progetto “Santarcangelo accogliente”, che ha coinvolto e sensibilizzato gli operatori economici come richiesto dall’esito del percorso partecipativo CITabilitY.
MENO BARRIERE ARCHITETTONICHE
Gli interventi effettuati in diversi punti di Santarcangelo hanno consentito di rendere pienamente accessibili alcuni tra i percorsi pedonali più frequentati della città, dalla zona della stazione a quella dell’ospedale, fino a una serie di miglioramenti puntuali nelle frazioni.
Particolare attenzione è stata dedicata alle scuole, ad esempio con l’intervento in viale Marini che ha creato un percorso pienamente accessibile in sicurezza per l’ingresso alla succursale Saffi della media Franchini a piedi e con il trasporto pubblico.
L’accessibilità cognitiva e sensoriale è invece al centro degli interventi realizzati al Musas e al Met, destinati a diventare più accoglienti per le persone con disabilità e più fruibili, in generale, per la cittadinanza nel suo insieme.
SPAZI PIÙ INCLUSIVI
Le aree verdi, luoghi di aggregazione privilegiati in particolare dalle famiglie con bambini, sono stati oggetto di un’opera sistematica per favorire l’accessibilità, dall’installazione di giochi inclusivi all’abbattimento delle barriere presenti nei percorsi d’accesso.
Oggi il parco Carracci è più accessibile, così come l’area verde di via del Biancospino: allo stesso modo, il nuovo parco del Macabucco in zona Contea è stato progettato per essere pienamente accessibile anche alle persone con ridotta capacità motoria.
Il progetto “Santarcangelo moving on!”, infine, ha trasformato la stazione ferroviaria in un hub per la mobilità sostenibile, rendendo pienamente accessibile piazzale Esperanto attraverso la rimozione di tutte le barriere architettoniche presenti.